Ad una decina di giorni dagli inizi del maltempo che ha devastato il territorio abruzzese e che ha lasciato molte criticità ancora irrisolte, è l’ex assessore regionale alle Politiche agricole, Mauro Febbo, ad alzare i veli su quello che definisce “l’immobilismo dell’assessorato” nello stare vicino concretamente ai problemi che sono derivati al settore agricolo.
“Mi spiace registrare, ancora una volta – dice il Presidente della Commissione vigilanza e consigliere regionale di Forza Italia – l’immobilismo da parte dell’assessorato alle Politiche agricole della Regione Abruzzo visto che, ad una settimana abbondante dalle ultime calamità naturali, ancora non sono note se e quali azioni sono state intraprese dall’assessore Dino Pepe per il comparto agricolo e se, soprattutto, è stato chiesto lo stato di calamità naturale specifico destinato a risarcire il mondo rurale”.
“Al contrario – spiega Febbo – dell’assessore regionale all’Ambiente Mazzocca che ha già attivato i canali a sua disposizione per inoltrare la richiesta dello stato di calamità e far predisporre la modulistica idonea rivolta sia ai Comuni sia ai cittadini che hanno subito danni dalle ultime abbondanti e torrenziali piogge. Immobilismo totale che, ancora una volta, non vedo e sottolineo da parte dell’Assessore regionale alle Politiche agricole Dino Pepe che conferma uno scarso tempismo nell’affrontare i problemi del mondo rurale. Purtroppo in questo modo si conferma la scarsa attenzione alle criticità del mondo agricolo che tutti conoscono perfettamente e soprattutto rimangono inascoltati gli allarmi lanciati dalle Organizzazioni professionali dove da tempo lamentano la mancanza di azioni per fronteggiare le calamità atmosferiche e ai danni che colpiscono le colture e i prodotti agricoli”.
“Come ho già avuto modo di rimarcare – prosegue Febbo – non è così che si dimostra la propria vicinanza agli agricoltori che avrebbero davvero bisogno di una Regione Facile nell’attivarsi visto le tante problematiche attuali e ancora da fronteggiare come l’Imu sui terreni agricoli, il carburante agricolo, la mosca bianca che colpito il comparto dell’olivicoltura e con la beffa di indennizzi rivolti solo a poche aziende tra cui stranamente del pescarese e aquilano e un mondo rurale che attende il nuovo Programma di Sviluppo rurale bocciato in gran parte dalla Commissione Europea. Pertanto – conclude il presidente della Commissione vigilanza– invito la Regione Abruzzo di rimediare al tempo perso intraprendendo azioni concrete rivolte che possano dare risposte concrete agli operatori e imprenditori agricoli e, soprattutto, risarciti dei danni subiti dalle intemperie e calamità atmosferiche oramai sempre più frequenti”.