Un altro sportello bancario potrebbe chiudere a Vasto. Infatti, nel piano di riorganizzazione della Banca Carim pare sia contemplata anche la cessazione dell’attività della filiale di via XXIV Maggio tra le 11 che verranno tagliate tra Abruzzo e Molise il 31 marzo prossimo.
Sulla vicenda il governatore dell’Abruzzo Luciano D’Alfonso invierà una lettera al viceministro del Tesoro, Enrico Morando, per valutare ipotesi di riorganizzazione delle filiali della banca meno penalizzanti per le due regioni, una decisione assunta con la delegazione sindacale e dei lavoratori dell’Istituto.
Gli sportelli che dovrebbero essere tagliati occupano 40 dipendenti, di cui 25 in Abruzzo. La Banca Carim vanta 61 milioni di impieghi annui e un aumento del 25 per cento del prodotto bancario. La filiale di Vasto è quella che ha triplicato i valori sulle 100 in Italia.
“Farò delle richieste ferme, rispettose e chiare – ha dichiarato D’Alfonso – che mirano a chiedere di posticipare la data di chiusura, di prendere in considerazione il mantenimento di almeno una filiale in Abruzzo e, nelle forme consentite dalla legge, di valutare la comprimibilità dei costi di gestione delle filiali”.
Il Presidente ha ricordato che a giugno verrà votato dal Parlamento Europeo il documento conclusivo tendente alla seconda fase attuativa della strategia Adriatico Ionica: “è incredibile – ha concluso – che un Sud consistente, che reciterà un ruolo nella Macroregione Adriatica, venga depauperato di sportelli bancari”.
Insomma, dopo il boom degli sportelli bancari registrato con lo sblocco del Piano regolatore generale, oggi un altro istituto si appresta a lasciare la nostra città nonostante i buoni risultati raggiunti dallo sportello.