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Sicurezza nelle scuole: ecco lo “stato di salute” degli edifici vastesi

A fronte dei recenti incidenti avvenuti nelle scuole di Villa Santa Maria e Pescara, la sicurezza nelle strutture scolastiche è tornata a essere un tema caldo da porre all’attenzione della collettività. È interessante indagare le condizioni delle scuole vastesi, per cui andremo ad intervistare i dirigenti scolastici delle varie strutture per avere delucidazioni sulle condizioni in cui versano gli edifici in cui si formano ragazzi e ragazze del vastese. Nella nostra città le scuole statali di ogni ordine e grado sono in tutto circa una trentina, di cui la gran parte è costituita da scuole dell’infanzia e primarie, accanto a una buona offerta di licei e istituti superiori. Nella nostra indagine, abbiamo iniziato dal polo didattico “Mattioli”, sede del liceo Scientifico e Musicale, una delle scuole che raccoglie più iscrizioni nel territorio.

“Per quanto è nelle nostre possibilità abbiamo impiegato tutte le risorse umane necessarie per garantire a studenti e personale la massima sicurezza” – spiega il dirigente scolastico Silvana Marcucci – “Nel corso degli anni, infatti, la scuola si è attenuta scrupolosamente alla materia legislativa in fatto di sicurezza: tre anni fa 27 membri del personale hanno seguito il corso antincendio, lo scorso anno il personale amministrativo, A.T.A. e docente ha partecipato a un corso sulla sicurezza di 12 ore, mentre le figure addette alla sicurezza si formano continuamente”. Rispetto a molti altri licei, il polo Mattioli gode di un grande vantaggio nella gestione quotidiana di piccoli problemi legati alla manutenzione della struttura: il responsabile della sicurezza, infatti, è presente all’interno della scuola quotidianamente. Questa figura, infatti, è rivestita dall’ingegnere Evasio Catalano, che svolge la sua attività di docente all’interno del liceo. “Quasi ogni giorno ricevo richieste d’intervento o di consulti per risolvere piccoli disagi come una finestra malfunzionante o un sospetto scricchiolio del pavimento”– spiega l’ingegnere, sorridendo bonariamente per la prontezza dei colleghi e del resto del personale nel segnalare anche la minima anomalia. Del resto, in una scuola dove lavorano e studiano circa 750 persone è dovere di tutti avvisare tempestivamente sulla presenza di un problema all’interno della struttura. Fortunatamente, l’edificio scolastico è in buone condizioni, essendo stato realizzato circa vent’anni fa e dovrebbe garantire a livello generale un’ottima sicurezza; l’intera struttura, infatti, è stata realizzata in cemento armato.

Ogni anno, però, per la manutenzione di tutto l’edificio e delle attrezzature dei laboratori occorrono 50.000 euro, dei quali una minima parte è garantita dalla provincia, che, essendo proprietaria di tutti gli edifici d’Istruzione superiori, finanzia annualmente le spese ordinarie delle scuole, anche se il budget erogato è sempre più risicato. Dopo ripetute richieste d’intervento inoltrate dalla provincia da diversi anni, però, il polo didattico “Mattioli” è riuscito a ottenere due successi: il rifacimento della copertura della sala docenti e un intervento sui giunti della palestra. Tutte e due le manutenzioni straordinarie sono state necessarie a causa delle infiltrazioni d’acqua che si erano verificate in entrambi gli ambienti. Il primo intervento nella sala docenti è stato terminato e ha migliorato decisamente la situazione; oltre ad eliminare le infiltrazioni, infatti, ha garantito una migliore percezione della temperatura; la copertura precedente, era in plastica e, da buon conduttore termico, tratteneva il calore o il freddo all’interno dell’edificio, creando dei disagi soprattutto con l’aumento della temperatura. Il secondo intervento è ancora in fase di completamento: “Pioggia permettendo, speriamo che entro maggio i lavori siano terminati”- commenta la preside. La presenza d’infiltrazioni d’acqua nei giunti che sostengono il soffitto della palestra, infatti, ha ostacolato lo svolgimento dell’attività motoria. “Proprio per la sicurezza dei ragazzi, spesso, in caso di pioggia, sono stata costretta a vietare l’uso della palestra. Era forte, infatti, il rischio di scivolare a causa delle gocce d’acqua che si depositavano sul pavimento”. Per questi lavori di manutenzione straordinaria la provincia ha stanziato 200.000 euro.

Nausica Strever

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