L ‘organizzazione non governativa internazionale Avaaz, che promuove attivismo su diversi problemi quali il cambiamento climatico, i diritti umani, i diritti degli animali, la corruzione, la povertà e i conflitti, promuove una raccolta firme contro il piano del governo croato sullo sfruttamento dei fondali, che come è già noto comporterebbe la trivellazione alla ricerca di petrolio. In caso della più piccola perdita di petrolio, si provocherebbero seri danni all’ecosistema marino; le bellezze naturali della costa adriatica sia sul versante italiano sia su quello croato sarebbero compromesse irrimediabilmente. Al governo Croato bisognerebbe chiedere se, per promuovere lo sviluppo del settore petrolifero, è disposto a mettere a rischio il patrimonio paesaggistico che ha reso possibile lo sviluppo del turismo, prima fonte di guadagno per la nazione. La creazione di pozzi di petrolio, inoltre, avvelenerebbe l’aria che respiriamo e peserebbe sulla salubrità di questa zona dell’Adriatico, ricca di paradisi naturali. Se vuoi partecipare alla petizione, basta andare sul sito http://www.avaaz.org/it/italy_stop_croatia_oil_drilling_loc_4/?dBHoOgb. Già in 130.039 hanno firmato. L’obiettivo è raggiungere 150mila firme per dare risonanza alla protesta su giornali e tv italiane e croate.
Nausica Strever