Povera Forza Italia! A Roma è stata uccellata da Renzi, a Vasto, tramite i suoi due consiglieri, Monteodorisio e Giangiacomo, si è consegnata completamente nelle mani di Lapenna. Condividono gli ordini del giorno, smussano verbi e virgole, cassano le mozioni degli altri, votano o si astengono, come più fa comodo, con un cenno, con un fischio, con un sms. Sapete, da mesi scrivo della Ditta, da mesi mi diverto contro Giangi in Consiglio, trattandolo come merita l’amico di un imbroglioncello. Certo, non è dignitoso fare il consigliere comunale e ritrovarsi nell’Aula del Gonfalone con la Ditta che aggiusta gli odg. Anche i più scettici, i più prudenti, coloro che hanno sempre ricercato, al contrario del sottoscritto, l’unità (ma era una falsa unità), anche coloro che, come San Tommaso, non credono se prima non toccano, durante l’ultimo Consiglio hanno toccato e creduto.
Monteodorisio e Giangiacomo sono due consiglieri di maggioranza, Forza Italia è nella totale disponibilità di Lapenna. Non c’è alcuna divisione nella minoranza, come scrive Forte, perché c’è una sola minoranza, composta da consiglieri che dimostrano, con i fatti, di opporsi a Lapenna e al suo modo di amministrare. Giangiacomo e Monteodorisio non si oppongono. Non possono. Al primo ho detto che non siamo in Tribunale, al secondo che non siamo in ospedale. Siamo nell’Aula comunale, dove si fa politica, senza aggiustarsi per una causa, senza soccorrere i malati. Non so se il Patto del Nazareno sia finito, so che la Ditta non finisce e si organizza per il 2016. Chiederò, al prossimo Consiglio, che i due prendano posto tra i banchi della maggioranza o accanto a Lapenna. Meglio pochi, ma buoni. Meglio soli che male accompagnati.
Davide D’Alessandro
