E così un’altra storica attività vastese ha deciso di chiudere i battenti…per sempre. Ad accompagnare tale decisione non poteva non esserci un manifesto divenuto ormai l’emblema del disagi che le piccole imprese e gli esercenti italiani sono costretti a sopportare e che portano a maturare una decisione così drastica come quella assunta dai titolari di una nota ferramenta vastese.
Un manifesto che porta a chiare lettere un atto di denuncia e che si apre con una sentenza da brivido: HAI UN NEGOZIO? DEVI MORIRE!!
…ed a seguire l’amara considerazione che incassi 120 mila euro l’anno lavorando 12 ore al giorno per avere uno stipendio netto di 650 euro mese.
Certo è un manifesto ormai diffuso, ma che evidentemente i titolari della ferramenta hanno voluto far proprio per gettare in faccia alle istituzioni quanto sia ormai divenuto difficile ricoprire il ruolo di imprenditore in Italia.
Se è vero che a Vasto esiste un crescente numero di attività avviate che porta il saldo con quelle chiuse ad un forte segno positivo, è altresì vero che bisognerà valutare attentamente quante di esse sono frutto della ponderatezza e della voglia di rischiare e quante della ricerca di una strada alternativa alla compressione dei posti di lavoro che sta interessando tutto il territorio.
Il tutto mentre quel manifesto campeggia ancora una volta su una vetrina imprigionata dalla saracinesca a denunciare una pressione fiscale soffocante, un balzello di sigle e tasse che ti costringono a chiudere disarmandoti dinanzi alle risposte che sarebbero necessarie in un momento congiunturale particolare come quello che da troppo tempo si trascina nel nostro Paese.
