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Dopo lo scalo merci, la stazione di Vasto-San Salvo deve accusare tagli anche al servizio passeggeri

stazioneDopo lo snodo merci dello scalo ferroviario Vasto – San Salvo, nel mirino di Reti Ferroviarie è finita anche l’area passeggeri, che sta subendo la costante riduzione del numero dei convogli passeggeri e per ultimo ha visto la soppressione anche di una biglietteria automatica

Ci sono meno corse, e la cosa è sotto gli occhi di tutti, e chi utilizza lo scalo riscontra disagi legati alla mancanza di un numero adeguato numero di treno oltre a un orario della biglietteria concentrato in poche ore per privilegiare quella automatica.

Il tutto in un territorio che si caratterizza per la sua forte identità turistica e per la presenza di importanti aziende a livello internazionale.

Come già fatto per lo snodo merci, sono il sindaco di San Salvo, Tiziana Magnacca, e il presidente del Consiglio comunale,, Eugenio Spadano,  ad attivarsi per primi per sollecitare una modifica dell’attuale piano delle fermate. Il primo cittadino ha incontrato in  municipio i vertici dell’Assessorato ai Trasporti della Regione Abruzzo e della Sangritana. Alla riunione hanno partecipato anche il consigliere Spadano, il consigliere comunale Filomena D’Addario e il consigliere regionale Mario Olivieri.

«Questo territorio – ha ribadito il sindaco – non può sopportare l’attuale limitata offerta di collegamenti assicurata da Trenitalia. L’Amministrazione comunale si è attivata per richiedere ulteriori fermate coinvolgendo anche il Presidente della Regione e l’Assessorato regionale ai Trasporti».

Intanto dall’Ufficio relazioni istituzionali di Trenitalia, in una lettera inviata al sindaco, si segnala che per il gruppo Ferrovie dello Stato l’attuale offerta giornaliera di collegamenti di media-lunga percorrenza è costituita da 10 Intercity sulla tratta Bologna-Taranto e viceversa cui si aggiunge un’ulteriore coppia di Intercity nei fine settimana sulla tratta Milano-Lecce. «I collegamenti con Intercity ha spiegato Trenitalia – aggiunge il sindaco Magnacca – che sono inseriti nel Contratto di servizio attraverso la programmazione con il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti».

Per i “Frecciabianca” Trenitalia opera in regime di mercato e questi treni si sostengono solo attraversi i ricavi di traffico pertanto le fermate sono individuate solo su valutazioni di carattere commerciale.

«Le motivazioni seppur comprensibili in una logica di impresa – conclude il sindaco – non ci soddisfano dal punto di vista sociale e sul ruolo del treno anche in un’ottica di mobilità sostenibile, pertanto proseguirà ad occuparmi di questa vicenda perché si possa modificare l’attuale sistema delle fermate alla stazione di Vasto – San Salvo».

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