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Batteri oltre la norma in tre torrenti del vastese, l’allarme di “Ambiente Sport e Cultura onlus”

fiume sinello
fiume Sinello

Inquinamento delle acque ancora nel mirino dei volontari dell’Associazione Ambiente Sport e Cultura onlus che, “nei giorni scorsi, hanno provveduto a prelevare campioni liquidi dalle acque in scorrimento presso Vallone Maltempo di Vasto, Vallone Osceno di Colle Marrollo di Scerni e Fiume Osento”.

“L’Associazione – si legge in una nota diffusa dal presidente Paolo Leonzio – ha provveduto a far analizzare, da laboratorio di analisi privato, quanto prelevato e ne sono scaturiti risultati che devono urgentemente allertare le Autorità”.

Secondo i dati in possesso del sodalizio, infatti, “in tutti e tre i luoghi citati, dall’esame microbiologico eseguito con metodo scientificamente riconosciuto, il tutto documentato da reportage fotografico, sono stati rilevati valori superiori e ben oltre la soglia sopportabile di sostanze quali: Coliformi totali, Coliformi fecali, Streptococchi ed E. Coli. Tali acque, così compromesse, vengono convogliate in mare dal Fiume Sinello ed Osento.

L’aspetto relativo a Vallone Maltempo, così evidenziato, prende origine dalla mancata definitiva messa in sicurezza della vecchia discarica lì insistente e dal mancato funzionamento del depuratore di Cupello, situazioni più volte e da tempo messe in evidenza da questa associazione. Stessi motivi legati al mancato funzionamento dei depuratori, a volte addirittura inesistenti, compromettono pesantemente le condizioni del Fiume Osento”.

Quindi, ancora una volta viene levato l’indice, sulla scia di quanto già espresso in questi mesi da altre associazioni ambientaliste, contro l’insufficienza e il malfunzionamento dei depuratori, un problema al quale sembra non essereci la volontà di porre rimedio.

“Altra vicenda – scrive ancora la onlus – è quella relativa alle operazioni di rimozione rifiuti vari, anche altamente infiammabili, che ha interessato le sponde del Fiume Sinello. Tale intervento, più volte sollecitato da questa Associazione, è stato accompagnato da battage pubblicitario da parte del Comune di Vasto ma il materiale ivi raccolto, a tutt’oggi, è stato semplicemente stoccato, in alte cataste, sotto il vicino ponte autostradale dell’A14 e mai più prelevato, costituendo così un rinnovato pericolo di autocombustione. Altro destino hanno, invece, avuto i rifiuti depositati nell’alveo del fiume, i quali sono stati sospinti, dalle correnti fluviali, direttamente in mare.

La presente nota viene inviata alle Procure della Repubblica competenti per territorio e agli organismi di Polizia giudiziaria”.

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