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De Dominicis incassa anche il sostegno di Legambiente

Di Marco e Nicoletti
Di Marco e Nicoletti

Esprime soddisfazione Legambiente per la nomina del commissario al Parco della Costa teatina e non poteva essere altrimenti. Anche a Vasto il sodalizio ambientalista aveva aperto le porte a una tale eventualità.

“Dopo 13 anni di attesa forse e’ la volta buona per la costa dei trabocchi”. E’ questo il commento di Legambiente Abruzzo alla notizia che il Governo ha proceduto alla nomina di Pino De Dominicis a Commissario del Parco nazionale della costa teatina, superando così la situazione di empasse di tutti questi anni e ridando credibilità e dignità all’Abruzzo regione verde d’Europa. Con la nomina del Commissario del Parco e la successiva definizione del perimetro dell’area protetta, gli abruzzesi si aspettano quel futuro di crescita intelligente, sostenibile e inclusiva tanto rimarcato in questi giorni in contrapposizione alla deriva petrolifera.

“La costa teatina – commenta il Presidente di Legambiente Abruzzo, Giuseppe Di Marco – ha tutti i numeri per poter diventare il laboratorio di un nuovo sistema di gestione del territorio, attraverso la valorizzazione e la tutela delle proprie risorse, raccogliendo tutte le più importanti sfide attuali, come le questioni climatiche, l’energia, il consumo di suolo e la gestione dei beni comuni che la globalizzazione e la crisi economica hanno imposto pesantemente a tutti e che attendono faticosamente risposte adeguate. Parliamo di tematiche strategiche che, se ben gestite, e indirizzate nell’ottica della green economy possono determinare gli elementi di forza per la competitività del territorio e garantire reali e buone ricadute occupazionali”.

“Adesso – aggiunge il responsabile nazionale aree protette Legambiente, Antonio Nicoletti, – tocca al Commissario De Dominicis, al quale facciamo i nostri auguri di buon lavoro, operare in maniera coerente con il suo mandato volto a definire il perimetro dell’area protetta, e istituire subito, nelle forme e nei modi che reputa più opportune, quel Tavolo di consultazione che da più parti viene evocato, per giungere alla definizione del perimetro del Parco, secondo criteri tecnici e scientifici codificati da tempo. Inoltre, ci auguriamo venga proposta una zonizzazione con misure provvisorie di salvaguardia messe nero su bianco per passare dalla teoria alla concretezza del Parco. Perimetro, zonizzazione e misure di salvaguardia che mettano ognuno degli attori in campo (politici, amministratori, forze sociali e produttive, cittadini e ambientalisti) davanti alle proprie responsabilità e poter dire con chiarezza cosa pensano del Parco nazionale della costa teatina che deve uscire dal limbo e diventare una cosa concreta”.

“Per quanto ci riguarda, – conclude Di Marco – rinnoviamo qui quanto affermato a Vasto nell’incontro organizzato sul Parco da Goletta Verde, e ribadiamo che Legambiente e’ disponibile a contribuire concretamente alla nascita di quel Parco che sia ambientalmente e socialmente accettabile dalle comunità locali, e che risponda al meglio alla necessaria azione di conservazione della natura e di sviluppo sostenibile di un territorio che, data la sua eccellenza produttiva e paesaggistica, deve consolidare la sua scelta nella green economy e sostenibilità ambientale valorizzate dal parco, altrimenti rischia di essere travolto dalla bad economy”.

 

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