È sempre frequente il tentativo di truffe da parte di persone che cercano di spacciarsi per finanziere. Ciò è quanto accaduto anche di recente a Vasto, e la notizia della denuncia operata dal locale Commissariato della Polizia di Stato nei confronti di un 33enne casertano ha spinto il Comando Provinciale delle Fiamme Gialle ha spiegare qualche piccolo accorgimento per riconoscere un vero finanziere: “La prima regola cui si attiene un appartenente al Corpo è quella di fornire le proprie generalità, sia che svolga il proprio servizio in borghese che in divisa, non mancherà inoltre di comunicare le reali esigenze operative che sottendono il controllo da eseguirsi. Di contro il contribuente e/o cittadino interessato ha il diritto di chiedere l’esibizione del tesserino personale di riconoscimento e del foglio di servizio attestante l’oggetto del controllo qualora si verta in materia di controllo amministrativo. Sempre in ambito amministrativo, quasi sempre è previsto che venga rilasciata l’eventuale copia dell’atto recante il contraddittorio col Contribuente redatto nell’ambito del controllo fiscale che è svolto ordinariamente da almeno due militari. La presenza di un solo soggetto che dichiari di svolgere un controllo fiscale deve essere interpretata come grave indice di anomalia che rende opportuno un immediato riscontro attraverso una chiamata al numero di pubblica utilità “117” o al Comando d’appartenenza del militare. In nessun caso un finanziere chiede o accetta per sé o altri denaro o altre utilità, né riceve denaro personalmente per estinguere le violazioni constatate”.