Se ne è andata tra applausi e lacrime. Chiusa in una bara bianca, il piccolo corpo di Valeria ha lasciato la chiesa dei Salesiani che a stento è riuscita a contenere le centinaia e centinaia di persone che hanno voluto rendere omaggio a questa ragazza solare e serena, sempre sorridente, delicata e dolcissima. I suoi compagni di scuola sono tutti qui, in lacrime. “Se chiedevi a Valeria qual è lo scopo della vita – ci dice una sua amica – ti sentivi rispondere che la vita è un viaggio bellissimo, che vale sempre la pena di fare”. Un viaggio, però, che per lei si è interrotto bruscamente e troppo presto. Il celebrante don Andrea Sciascia, un sacerdote amico di famiglia che conosceva molto bene Valeria, è evidentemente commosso anche lui. Nell’omelia, parla dello scandalo della sofferenza, soprattutto della sofferenza innocente. Ma anche della sua accettazione e della speranza cristiana che non è ottimismo umano, ma è Gesù in persona, è la sua forza capace di liberare e rifare nuova ogni vita. Parole che hanno stretto in un forte abbraccio tutta la famiglia Zinni, da mamma Mariella a papà Gino alla sorella Veronica ai nonni. Anche il parroco di San Lorenzo, don Antonio Bevilacqua, presente alla celebrazione, si è stretto commosso ai genitori e alla sorella di Valeria, ai quali ha manifestato solidarietà, assicurando la preghiera dell’intera comunità di San Lorenzo.
Valeria, diciannove anni, frequentava il liceo artistico Pantini-Pudente. È morta nell’ospedale di Vasto dove era stata ricoverata d’urgenza per un malore accusato mentre era a scuola. Il dirigente scolastico Letizia Daniele la ricorda così: “Era il fiore più delicato di questa scuola. Le volevamo bene. Tutti gli studenti manifestavano simpatia e affetto nei suoi confronti. E lei, nonostante i suoi problemi, dava coraggio ai suoi compagni. Il dolore è grande perché ha colpito l’intero Istituto in tutte le sue componenti”. La bara bianca di Valeria, quasi stretta in un lungo e affettuoso abbraccio, è stata accompagnata in chiesa da tantissime persone. Un corteo lungo, composto e silente formato da parenti, amici, e soprattutto compagni di scuola che avevano imparato a stimare Valeria. E a volerle tanto bene.