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Golden Lady, arriva l’esposto di Rifondazione Comunista

rifondazione comunista-golden lady-conf stampa - 3“La vicenda Golden Lady oltre che drammatica è scandalosa. Per questo presenteremo un esposto alla Procura di Vasto sulle ombre che hanno contrassegnato la tentata e fallita riconversione”.
Così Rifondazione Comunista questa mattina in conferenza stampa presso la Sala consiliare del Comune di Vasto ha annunciato l’iniziativa messa in campo per far luce su alcuni aspetti giudicati evidentemente poco chiari sulla vicenda che tiene banco ormai da anni in Valsinello.
Presenti all’incontro con la stampa, il segretario regionale di Rifondazione Comunista, Marco Fars, il responsabile regionale per il Settore Lavoro, Carmine Tomeo, e alcuni esponenti del partito, come la segretaria del circolo di Cupello, Marilisa Spalatino e l’assessore comunale di Vasto, Marco Marra.
Come sottolineato dal comitato regionale del Partito della Rifondazione Comunista, “sulla vertenza Golden Lady rimangono aperte una serie di questioni poco chiare: dalle modalità di affidamento della riconversione Golden Lady a società evidentemente inaffidabili come Silda e New Trade, fino ai 2,5 milioni di euro circa che Golden Lady avrebbe versato a Silda. Per questo come Rifondazione Comunista presenteremo un esposto alla Procura della Repubblica di Vasto, affinché possano essere accertate eventuali responsabilità penali nei fatti riguardanti la vertenza Golden Lady. Nel frattempo, come dall’inizio della vicenda, rimaniamo al fianco delle lavoratrici e dei lavoratori (ex) Golden Lady, costretti a lottare da troppo tempo per un loro sacrosanto diritto: un lavoro dignitoso”.
Nell’esposto che verrà presentato è stata ricostruita la storia della vertenza, con la cessazione dell’attività della Golden Lady a Gissi, gli accordi di riconversione e le attività della New Trade e della Silda a seguito degli accordi sottoscritti, fino a quando non è stato evidente a tutti che il tentativo di riconversione era andato sostanzialmente fallito.
“Abbiamo presentato anche un’interrogazione scritta alla Regione – ha ricordato Tomeo – ma da gennaio non abbiamo ancora ricevuto risposte. Questa è la dimostrazione dell’incapacità della Giunta regionale a gestire i problemi occupazionali del territorio”. L’esposto, è stato quindi sottolineato, è anche un modo per “dare la sveglia” ai partecipanti al prossimo tavolo ministeriale al quale vorrebbe partecipare anche una delegazione di lavoratori, in prima persona, essendo forte la sfiducia degli stessi nei confronti di tutti gli attori che hanno seguito fino ad oggi la vicenda, sindacati compresi.
Il segretario regionale Marco Fars ha poi sottolineato che tutta la vicenda “non è nata da un momento di crisi della Golden Lady. L’azienda stava bene, ma ha scelto di chiudere a Gissi e trasferirsi dove il costo del lavoro è più basso, ovvero dove i lavoratori sono meno tutelati. E questo tentativo di riconversione appare sempre più come un modo per sottrarsi a precise responsabilità in campo occupazionale che evidentemente avrebbero danneggiato il marchio. Per questo è fondamentale parlare ancora di Golden Lady; Silda e New Trade sono stati solo i fantocci per evitare danni d’immagine all’azienda”.

n.l.

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