È un’altra voce di centro quella che si solleva per protestare contro la decisione commissariale di tagliare le Guardie mediche dell’entroterra vastese (Cupello, Scerni, Carunchio, Celenza sul Trigno) e non solo: ben 7 (il 40%) le sedi tagliate in provincia di Chieti. Stavolta tocca ad Antonio Menna, capogruppo dell’UdC all’Emiciclo che interviene sulla vicenda dopo il suo ex compagno di partito Antonio Prospero.
“Il taglio di 17 guardie mediche . scrive Menna – di cui ben 7 nella provincia di Chieti, penalizza, ancora una volta, le zone interne e montane che hanno già patito la soppressione degli ospedali definiti minori (Gissi, Casoli e Guardiagrele)”.
L’esponente della vela crociata non risparmia una stilettata al suo ex amico democristiano Prospero “Ancora una volta si taglia e poi si parla di riconversione e di riorganizzazione senza alcuna programmazione seria”, per poi sottolineare i pesanti tagli che il vastese ha subito su tutti i fronti “I paesi dell’Alto Vastese e del Sangro vedono perdere presidi importanti come le guardie mediche dopo gli ospedali, le scuole, gli uffici postali e finanziari e, tra breve, molti piccoli comuni perderanno anche il medico di famiglia.
Questa estate abbiamo assistito alla sospensione del servizio di medicina turistica a Casalbordino, servizio che poteva salvare un cittadino deceduto per un malore in quanto sarebbe bastato un semplice defibrillatore per salvargli la vita”.
Infine, Menna fa un invito al governatore Gianni Chiodi perché “sospenda il decreto e proceda immediatamente alla riorganizzazione ascoltando i sindaci ed i Consiglieri regionali del territorio”.