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Ombrina Mare, la Provincia prepara il ricorso al Tar

costa-trabocchiLa speranza che il parere negativo della Regione Abruzzo su Ombrina Mare potesse in qualche modo rimettere in discussione le valutazioni della Commissione VIA sul progetto Ombrina Mare è caduta definitivamente con il nuovo parere positivo rilasciato dalla stessa commissione, dopo che era stato inserito nella pratica il parere negativo della Regione. A seguire c’era stata anche la grande mobilitazione a Pescara, ma naturalmente nemmeno questa ha influito sulle valutazioni tecniche della commissione, così le strade per scongiurare l’installazione del nuovo impianto al largo della costa teatina si riducono ulteriormente e quella che sembra avere maggiore concretezza sembra essere quella legale ed è il presidente della Provincia, Enrico Di Giuseppantonio, ad annunciare l’intenzione: “La nostra azione in difesa del nostro territorio non finisce qui, anzi. Insieme ai sindaci, agli amministratori locali, alle associazioni e ai portatori d’interesse a vario titolo costituiremo una task force coordinata dal consigliere provinciale da me delegato alle questioni petrolifere, Franco Moroni, per impostare il ricorso al Tar e programmare congiuntamente una strategia seria per allontanare l’insediamento di Ombrina Mare. Metteremo in campo ogni possibile azione, ci muoveremo su tutti i fronti. L’Abruzzo ha già dato, ora è il momento di ascoltare le nostre ragioni”.
“Chiediamo inoltre con forza – ribadisce il presidente Di Giuseppantonio – che vengano ascoltate le ragioni delle migliaia di abruzzesi che il 13 aprile scorso hanno manifestato a Pescara per difendere un’idea comune: abbiamo visto bambini, giovani, adulti, amministratori di diversa estrazione politica, associazioni e semplici cittadini dire sì a uno sviluppo armonico e in linea con il territorio, valorizzando l’immenso patrimonio ambientale e naturalistico che la nostra terra può vantare.”
Ma è evidente che la mobilitazione e il parere negativo – seppur tardivo della Regione – non hanno sortito l’effetto sperato. Rimane il ricorso al Tar, in attesa che i parlamentari abruzzesi mantengano gli impegni presi e rimettano mano alla legge che ha sboccato il progetto Ombrina Mare. La speranza è che non sia un’attesa vana.

n.l.

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