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Soppressa la motovedetta dei carabinieri, sormonta la protesta

motovedetta-ccMentre per le vie della città si prova ad inscenare un servizio di vigilanza volontaria; mentre si cerca di fare di tutto per evitare la soppressione del tribunale; mentre si cerca in qualche modo di arginare il radicarsi di forme delinquenziali anche ben organizzate in tutto il vastese, il ministero dell’Interno va avanti per la propria strada e sull’onda di una spending review che ha dilaniato la nostra economia ha soppresso anche il servizio di motovedetta dei carabinieri dal porto di Punta Penna. Un altro duro colpo alle politiche di sicurezza di tutto il vastese già con l’acqua alla gola per il personale di polizia ridotto all’osso. E pensare che solo qualche settimana fa erano stati proprio gli uomini dell’Arma in servizio sulla motovedetta a sventare un nuovo raid di pescherecci provenienti da fuori zona. Un servizio cancellato mentre si pensa ad uno sviluppo del porto che sta già prendendo forma. La decisione del ministero ha sollevato subito le proteste da parte degli operatori del settore, marineria in primis, e delle loro rappresentanze associative che si sono visti defraudare repentinamente di una forma di tutela e garanzia di sicurezza della propria attività.

Oggi sulla questione è intervenuto anche il sindaco di San Salvo Tiziana Magnacca:  “Il ministero degli Interni sta facendo di tutto per dimostrare di avere scarsa attenzione al territorio del Vastese. La decisione di sospendere il servizio navale dei carabinieri nel porto di Vasto, (altrimenti come dovremmo interpretarla?) è l’ennesima spogliazione ai danni di questa zona”.

Ritengo che siano un danno notevole quello che viene perpetrato ai danni di una delle zone di mare più popolate nella stagione estiva. Ma l’aspetto più rilevante – ha detto ancora il sindaco di San Salvo – è dato dal constatare che l’eliminazione del servizio navale dei carabinieri va a incidere in una zona di confine particolarmente a rischio. Il presidio del territorio anche dal mare ha dato un valore aggiunto a quella che dovrebbe essere la presenza dello Stato. Così non sarà d’ora in avanti”.

Tiziana Magnacca chiede non solo che venga ripristinata la presenza della squadra navale dei carabinieri nel porto di Punta Penna, ma, nello stesso temp,o ritiene indispensabile il rafforzamento della presenza dei militari della Guardia Costiera, sia in numero di uomini e sia per i mezzi in dotazione. “Non dimentichiamolo – fa notare il primo cittadino – che questa zona, al di là della sicurezza, è a forte vocazione turistica ed il mare è un’opportunità di ricchezza e di valore aggiunto per le nostre comunità”.

Lu. Spa.

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