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Suriani: “La sentenza conferma la bontà dell’operato del Comune”

La notizia della sentenza definitiva del Consiglio di Stato sul campo fotovoltaico di Punta Aderci ha suscitato le prime reazioni. In particolare, la prima a pronunciarsi è Anna Suriani, assessore all’Ambiente del Comune ed esponente di spicco di SEL che così si è espressa: “Grandissima  soddisfazione per la sentenza con cui il Consiglio di Stato, confermando la fondatezza e la correttezza sostanziale e formale di tutti gli atti prodotti dall’Amministrazione Comunale e dal Comitato di Gestione della Riserva di Punta Aderci, ha  respinto  il ricorso presentato dalla Floew srl di Vasto, interessata  alla realizzazione di un impianto fotovoltaico “nella  Riserva Naturale di Punta Aderci”.

Rimarco – ha aggiunto l’Assessore Suriani – il valore straordinario di questa sentenza, oltre alla ribadita  preminenza dell’interesse alla salvaguardia dell’ambiente rispetto ad altri interessi, ivi compresi quelli legati a fonti di  energia rinnovabile, sta proprio nel pieno riconoscimento dell’area di protezione  quale parte integrante della riserva stessa.

L’art.9 non stabilisce espressamente che alle zone incluse nella Riserva ed a quelle situate nella fascia di protezione  siano attribuibili discipline diverse, tali da consentire la costruzione in queste ultime di impianti come quello che qui interessa. L’artificiosa distinzione quindi tra la Riserva e l’area di protezione esterna, da molti sottolineata anche in altre controverse vicende, non può da oggi essere più invocata: la Riserva di Punta Aderci è un “unicum” e alla fascia di rispetto si applicano le stesse tutele della Riserva, nel rispetto di quanto previsto dal  PAN.  D’altronde in aree di protezione così piccole sarebbe difficile garantire le necessarie condizioni di salvaguardia senza estendere una protezione effettiva ad una zona cuscinetto.”

Questa sentenza – ha concluso Anna Suriani – conferma la bontà dell’operato del  Comune e del Comitato di Gestione della Riserva  nell’interpretazione delle linee guida regionali confermando le nostre ragioni,  dopo essere stati per mesi oggetto di  attacchi ed insinuazioni irricevibili  e può fornire una chiave interpretativa per altre controversie  nonché per la tutela di altre aree protette.”

 

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