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“Pasqua senza stipendio per molti lavoratori”

I lavoratori di Cotir, Ciapi, Tua, Abruzzo Engeneerig, Sviluppo Italia Abruzzo, oltre 2.000 dipendenti interessati nelle partecipate della Regione Abruzzo, senza dimenticare le Associazioni e le Cooperative che lavorano all’interno del sistema Socio Sanitario regionale, sono senza stipendio e trascorreranno anche queste feste di Pasqua nell’incertezza per il loro futuro e quello degli enti di riferimento. Questa è la situazione drammatica in cui versa l’Abruzzo dopo 4 anni di governo D’Alfonso e del centrosinistra”.

E’ quanto afferma il Consigliere regionale di Forza Italia Mauro Febbo che sottolinea: “Ogni giorno assistiamo a una conferenza stampa del Presidente in cui si annunciano risorse per i territori, Masterplan, Cipe ma a conti fatti la realtà è ben diversa. Tra i lavoratori delle partecipate della Regione Abruzzo serpeggia il malcontento a causa di una precarietà senza precedenti; un esempio lampante è Abruzzo Engineering dove solo due giorni fa l’amministratore unico della società ha comunicato, alle organizzazioni sindacali e alle Rsa aziendali, che il pagamento delle 4 mensilità arretrate non potrà avvenire prima del periodo compreso tra il 20-29 Aprile, a causa dei ritardi nelle procedure amministrative. Stessa difficile situazione che vivono i lavoratori del Cotir di Vasto e del Ciapi di Chieti senza stipendio ormai da tre anni e adesso anche senza lavoro dopo la brusca chiusura sia del centro di ricerca sia della struttura di formazione. Come anche le Istituzioni Culturali – rimarca Febbo – ferme al palo: a oggi sono ancora in attesa di ricevere i fondi relativi al 2017 e non hanno ancora avuto alcuna rassicurazione sui finanziamenti del 2018. E questo avviene nonostante la disponibilità di risorse ingenti e certe come quelle Europee che però non vengono spese. L’Abruzzo, nonostante le rassicurazioni del “nobile” Direttore Regionale Rivera, è ultima tra tutte le regioni d’Italia nell’utilizzo del Fondo europeo di sviluppo regionale (Fesr) e del Fondo sociale europeo (Fse) con appena lo 0,003 per cento di spesa rendicontato, rispetto alla dotazione del programma. Così come per il Fears (Agricoltura) dove siamo quart’ultimi con una spesa risibile del 5,6% e, adesso, siamo praticamente a rischio perdita dei fondi comunitari mentre è certo il disimpegno dei fondi del PSR che dovranno tornare indietro per manifesta incapacità politica e amministrativa. D’altronde le nostre preoccupazioni vengono confermate con D’Alfonso e il suo esecutivo regionale che vengono sconfessati anche da una recente sentenza che evidenzia come la Regione Abruzzo abbia operato una palese forzatura nominando Vincenzo Rivera direttore di dipartimento della Presidenza e dei rapporti con l’Europa poiché non aveva i requisiti idonei per ricoprire quel ruolo. Adesso chi risarcisce il danno?. Questo è l’Abruzzo di oggi. Una situazione vergognosa – conclude Febbo – che pesa enormemente sulle condizioni economiche degli abruzzesi e sul futuro dei lavoratori e delle loro famiglie che attendono inesorabilmente risposte certe da quattro anni”.

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