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Menna: “Il surf si può spostare altrove, le case no”

Il surf lo possiamo spostare su altri siti, le case non si  possono spostare”. Il sindaco Francesco Menna tira le somme dell’incontro convocato mercoledì mattina nell’aula consiliare sugli interventi previsti a Vignola per contrastare l’erosione costiera attraverso la messa in opera di barriere soffolte. Oltre ai rappresentanti del Comitato Litorale vivo – che ha presentato un ricorso al Tar di Pescara – e della Federazione italiana del surf (Coni), erano presenti l’ingegner Alessandro Mancinelli che ha redatto il progetto, i tecnici comunali, alcuni proprietari di abitazioni costruite in quel tratto di litorale e gli operatori turistici che nella baia di Vignola, molto gettonata dai surfisti, hanno le loro attività. Ad affiancare il primo cittadino c’era la vice sindaca Licia Fioravante. Tra i presenti anche  l’avvocato Pietro Paolo Ferrara, legale del Comitato presieduto da Antonio Mercorio.

“Rispetto al fenomeno erosivo in atto a Vignola, abbiamo posto in essere le migliori professionalità che ci sono in giro”, dice Menna, “mentre il surf lo possiamo spostare su altri siti, le case non le possiamo spostare . E’ fuori dubbio che non posso dire ai miei cittadini che non facciamo questo intervento. Sarebbe anomalo ed anormale. Abbiamo un finanziamento,  non possiamo utilizzarlo per altro perché ci verrebbe revocato e la magistratura contabile ce ne chiederebbe conto. Però vogliamo venire anche incontro alle esigenze del Comitato. Invieremo le controdeduzioni predisposte dagli studi professionali. Nella eventualità che non si possano tenere in considerazione proposte alternative alle opere previste nel progetto prendo l’impegno, insieme all’amministrazione comunale,  di valutare altri siti in città dove praticare questo sport”.

L’esito dell’incontro non ha soddisfatto il  Comitato. “Non siamo andati avanti, ma siamo rimasti sostanzialmente fermi a qualche mese fa”, commenta il presidente Mercorio, “noi avevamo chiesto un tavolo tecnico, quello di mercoledì non è stato un tavolo tecnico. Vediamo adesso che cosa ci propone il Comune. Noi ci siamo sempre posti in maniera propositiva e collaborativa”.

Mercorio ha anche ribadito di non essere contrario “ad un intervento davanti alle abitazioni, ma chiediamo una particolare attenzione in quella zona della baia dove si pratica il surf. Le due cose non sono in antitesi, c’è la possibilità di fare qualcosa di diverso che possa accontentare tutti”.

Nel dibattito è intervenuto anche Filippo Molino, titolare del villaggio turistico La Grotta del Saraceno, che ha contestato alcune affermazioni del Comitato rispetto all’entità del fenomeno erosivo in atto a Vignola. Insomma, le posizioni sono sembrate piuttosto distanti e difficilmente conciliabili.

Anna Bontempo (Il Centro)

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