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Vasto ha bisogno di un nuovo polo sportivo

Un interrogativo che meriterebbe una risposta compiuta dopo aver fatto una profonda ricognizione all’interno di quella grande area che si trova a ridosso della Villa Comunale. Attorno a quell’area negli anni settanta è stato possibile edificare con la costruzione di un palazzo chiamato comunemente dai vastesi “grattacielo Ciancaglini” dal nome dell’impresa che lo realizzò su progetto dello Studio Minnucci di Roma.

Lo stadio Aragona è rimasto soffocato anche dalle successive costruzioni ed oggigiorno crea disagi a quanti abitano nell’area compresa tra via San Michele-Via del Giglio-via delle Croci via Tobruk.

Quando alla domenica sul terreno di gioco dello stadio Aragona c’è una gara per i residenti si creano tanti problemi.

Le condizioni dell’impianto sportivo non sono eccellenti. Il terreno di gioco è diventato, senza adeguate manutenzioni, un campo di patate. Ed ecco quindi la domanda del nostro interlocutore: perché non pensare di realizzare un polo sportivo su quelle aree di proprietà del Comune di Vasto contigue alla struttura turistica di “Aqualand del Vasto”?.

Come? Facendo ricorso ad un progetto di finanza capace di richiamare l’attenzione e gli interessi di grossi gruppi imprenditoriali. In cambio della cessione dell’area dello stadio Aragona – la cui destinazione urbanistica andrebbe cambiata in residenziale – ci dovrebbe essere l’impegno alla realizzazione di un nuovo stadio da 5/6mila spettatori con attigua pista di atletica, piccolo campo da golf ed un’area per eventi e concerti.

Negli anni settanta, allorquando il Sindaco dell’epoca Nicola Notaro, lanciò l’idea del Piano Intercomunale Vasto-San Salvo, il famoso urbanistica giapponese Hiso Kurokawa regalò alla Città anche il plastico di un impianto sportivo (ndr: tutt’ora visibile nell’atrio che immette agli uffici tecnici del Comune) da realizzare nella zona su indicata.

Per la nostra Città questa soluzione rappresenterebbe la soluzione ai tanti problemi che, puntualmente, ogni anno, si ripresentano specie nel corso della stagione turistica. Una soluzione da inserire in quella revisione del Piano Regolatore Generale della Città oggetto ieri di un nostro precedente servizio.

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