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San Salvo, Magnacca lascia la presidenza del consiglio

L’elezione di Tiziana Magnacca in consiglio regionale – che con 9.635 preferenze personali è risultata la donna più votata d’Abruzzo – e il suo imminente ingresso nella nuova giunta guidata dal riconfermato presidente Marco Marsilio avranno ricadute sull’amministrazione comunale, dove l’esponente di Fratelli d’Italia ricopre dal 2022 l’incarico di presidente dell’assise civica.

La conferma arriva proprio dalla diretta interessata che anticipa la sua intenzione di dimettersi dalla carica per fare spazio ad altri esponenti della maggioranza di centrodestra.

“Intanto aspettiamo la proclamazione”, conferma Magnacca, “non ho alcun interesse a fare incetta di incarichi. Io immagino il potere come possibilità  di fare le cose, quindi non ho alcun interesse a mantenere incarichi pubblici di questo tipo. Dobbiamo inoltre far crescere anche la nostra squadra di governo della città. E avere l’intelligenza di continuare a formare chi nel 2027 sarà chiamato alla nuova responsabilità amministrativa”.

Insomma, l’ex sindaca e attuale presidente del consiglio comunale manifesta palesemente l’intenzione di lasciare l’incarico amministrativo per dedicarsi esclusivamente al nuovo ruolo di assessore regionale.  Chi prenderà il suo posto? E soprattutto quali saranno i criteri che guideranno la maggioranza di centrodestra nella scelta del nuovo presidente del consiglio? Quello della “fedeltà” o degli “equilibri politici”?

Nel primo caso la scelta potrebbe ricadere sull’attuale vice presidente del consiglio comunale, Carmen Di Filippantonio (San Salvo e’). Se invece dovesse prevalere la seconda ipotesi – cioè quella relativa agli equilibri politici – la quadra potrebbe essere raggiunta sul nome di Giancarlo Lippis, attuale capogruppo della lista civica Noi San Salvo, che durante la sindacatura di Magnacca ha ricoperto il ruolo di vice sindaco. Nelle prossime settimane la partita si aprirà ufficialmente. Nel frattempo cresce l’attesa per conoscere le deleghe che Marsilio assegnerà all’ex sindaca e che, se rapportate al brillante risultato elettorale, dovrebbero essere “pesanti”.

“Deciderà il presidente”, taglia corto Magnacca, “anch’io da sindaco ho sempre deciso io. Credo che tutte le deleghe siano pesanti; anche quelle che non lo sono dal punto di vista del bilancio, in realtà possono rivelarsi pesanti perché in grado di portare benefici all’Abruzzo, pur non avendo un peso enorme dal punto di vista del bilancio. Penso allo sport o al turismo che non hanno grandi fondi, ma se si azzeccano le politiche giuste diventano pesanti per le ricadute che hanno. E’ chiaro che la Provincia di Chieti potrebbe aspirare a quelle deleghe che sono più vicine alla sua vocazione: agricoltura, attività produttive, turismo, anche lavoro e Welfare”.

Anna Bontempo (Il Centro)

 

 

 

 

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