Un anno fa la querelle: due poliziotti intervengono per un’automobile lasciata in divieto di sosta davanti ad un negozio e, quando il commerciante protesta, scoppia il caos: nella confusione totale, gli agenti estraggono il taser, la moglie dell’uomo cade a terra tra le urla e l’esercente viene immobilizzato e poi portato via. La Procura ha aperto un fascicolo sulla vicenda e in questi giorni ha chiesto un prolungamento delle indagini.
A scriverlo, stamane, sulla pagina di Vasto del quotidiano dell’Abruzzo Il Centro, è la collega Paola Calvano.
Quella scena per mesi ha fatto discutere i vastesi. La discussione infatti era stata filmata da alcuni testimoni e il video aveva fatto il giro della rete, generando non poche polemiche e non solo. Il commerciante è stato accusato di resistenza a pubblico ufficiale , ma a sua volta , si è rivolto ad un legale ritenendo di essere stato attaccato senza alcun motivo. Anche gli agenti sono stati denunciati e accusati di aver attaccato ingiustamente il commerciante utilizzando anche il taser. Nel procedimento contro gli agenti le presunte persone lese sono due ( moglie e marito ) e hanno deciso di costituirsi parte civile affidandosi agli avvocati Incoronata Ronzitti e Alessandra Cappa. A difendere gli agenti è l’avvocato Fiorenzo Cieri che da mesi ripete. “Non è stato sparato alcun dardo con il taser, . Il taser ha emesso solo un segnale sonoro usato come deterrente. I miei assistiti , hanno querelato, persona per persona, ( e sono più di 200) tutti coloro che si sono resi autori di commenti offensivi e ingiustificati”.