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Dossier quote Pulchra, Sapi valuta il ricorso

Potrebbe essere impugnata davanti alla Corte d’Appello dell’Aquila la sentenza del tribunale di Vasto sul dossier Pulchra. Ad anticiparlo al Centro è l’avvocato Alessandro Orlando, legale della Sapi, la ditta dell’imprenditore vastese Giovanni Petroro che si è vista respingere la richiesta di risarcimento danni di 250mila euro nei confronti di Angelo Del Lupo, attivista del M5S e di Giorgio Di Domenico, direttore del periodico Vasto Domani.

Valuteremo la possibilità di presentare appello”, annuncia il legale, “la questione è piuttosto complessa, ma noi riteniamo che le espressioni utilizzate nel libro bianco scritto da Del Lupo siano lesive del decoro e della dignità della Sapi”.

A tutt’altre conclusioni è giunta invece la giudice del tribunale di Vasto, Maria Elena Faleschini, secondo la quale “il dossier non ha valenza diffamatoria, ma è espressione del giornalismo d’inchiesta”.

La sentenza, che condanna la ditta al pagamento delle spese pari a 14.103 euro, è stata accolta con soddisfazione, oltre che dai diretti interessati, anche dal coordinatore regionale del M5S, Gianluca Castaldi.

“La verità è venuta finalmente a galla”, commenta l’ex senatore, “ringrazio Del Lupo che da cittadino libero si è dedicato a ricostruire in maniera rigorosa la vicenda relativa alla vendita delle quote Pulchra e ringrazio anche il gruppo consiliare del Movimento che lo ha supportato in questa battaglia per la verità”.

L’opuscolo dal titolo molto evocativo (“La vendita della Pulchra: anatomia di un delitto imperfetto”), ruota intorno alla vendita delle quote pubbliche detenute dal Comune nella Pulchra, la società che si occupa del servizio di igiene urbana, dall’avvio della procedura di dismissione all’aggiudicazione della gara a cui partecipò un unico concorrente, la Sapi di Petroro. Era stato proprio il legale rappresentante della ditta ad avviare l’azione risarcitoria, ritenendo la ricostruzione fatta da Del Lupo “parziale ed imprecisa”, con “espressioni diffamatorie, gravemente lesive della reputazione della società”. Da qui la richiesta di risarcimento danni, pari a 250mila euro.

La struttura della pubblicazione in esame integra le caratteristiche di un approfondimento giornalistico”, scrive la giudice nella sentenza, “l’autore svolge osservazioni, valutazioni e rilievi che consentono di qualificare il dossier quale prodotto di un’attività di giornalismo d’inchiesta al quale la Suprema Corte, in più occasioni, ha inteso riconoscere ampia tutela ordinamentale”.

In un passaggio della articolata sentenza si sottolinea anche “come il soggetto principale delle censure sia la pubblica amministrazione (ovvero il comune di Vasto) e non la società privata divenuta acquirente della quota pubblica di partecipazione in Pulchra Ambiente spa”.

Anna Bontempo (Il Centro)

 

 

 

 

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