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Marsilio rilancia la Variante alla 16 sotto l’abitato di Vasto

Il funambolico Console romano, mandato in Abruzzo dalla premier Meloni, dopo tutti i danni che ha fatto a questa Regione in 5 anni di gestione del POTERE, rilancia il progetto di Variante all’abitato di Vasto della Statale Adriatica. Nel corso del suo intervento fatto a San Salvo domenica scorsa in occasione del raduno organizzato da Tiziana Magnacca, dopo aver utilizzato espressioni poco edificanti nei confronti del Sindaco di Vasto (ndr: proprio lui che spara a zero sul Governatore della Campania De Luca) si è lasciato scappare queste parole:

Speriamo presto che il governo rifinanzi quella variante che il sindaco di Vasto ci ha fatto definanziare continuando a opporsi a un’opera strategica per questo territorio ”.

La replica del primo cittadino di Vasto, Francesco Menna, non si è fatta attendere. In un post Menna ha scritto: “Marsilio e il centrodestra vogliono la variante alla SS16 con ponti e gallerie sotto Palazzo d’Avalos. Se per qualcuno non era ancora chiaro ora, di certo, è chiarissimo”.

Un tema, quello della Variante di Vasto alla Statale Adriatica 16, che i candidati del centrodestra di Vasto e del Vastese avevano opportunamente evitato di affrontare in questa campagna elettorale ben consci di come la pensano i cittadini di Vasto che mai e poi mai accetterebbero la realizzazione di un progetto “folle”.

Un’ idea progettale partorita da tecnici che non conoscono il territorio di Vasto, non conoscono le vicende legate alle frane che nei secoli hanno interessato il costone orientale della Città ed ai quali nulla importa operare uno sfregio ad uno dei panorami marini più belli d’Italia.

La proposta dell’ANAS è stata sonoramente bocciata in più occasioni dal Consiglio Comunale di Vasto e dall’Amministrazione Provinciale di Chieti. Quest’ultimo ente, come alternativa a quel “folle” progetto, propone l’arretramento a monte della Città con una variante che si svilupperebbe tra i caselli di Vasto Nord e Vasto Sud attraverso la fondovalle esistente e con un costo di molto inferiore a quello previsto dall”ANAS.

Sul definanziamento dell’opera Marsilio farebbe bene ad informarsi. Si faccia dire il Console romano da ANAS quali erano le esigue risorse rimaste disponibili per la realizzazione di quel progetto devastante ed impattante.

Vasto non può accettare un progetto che accontenta solo qualche Comune che non ha problemi di paesaggi da difendere. Ed a nulla servono gli apprezzamenti fatti da qualche candidato alle bellezze naturali di questa nostra Città se poi, nei fatti, nel momento in cui c’era la necessità di difendere questo inestimabile bene naturale si è solo pensato all’orticello della propria casa.

 

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