Il 25 febbraio c.m. ricorre un mese dalla scomparsa a Roma dell’avv. Valentino Brunetti. Aveva frequentato il Liceo classico a Vasto. Un destino atroce lo ha sottratto alla vita nel mattino dell’esistenza.
Il suo impegno nel ruolo di avvocato e di studioso del diritto penale era animato da una forte capacità empatica, una qualità profonda e fondamentale per comprendere i processi mentali altrui. Aveva infatti un approccio speciale nell’esercizio della sua professione. Il dono dell’ascolto, di capire e approfondire le motivazioni che erano alla base delle richieste dei suoi clienti. Possedeva cioè l’arte terapeutica, che va non solo in profondità e sa indurre sedazione, calma e tranquillità dell’animo. Ma riesce anche a comporre controversie e conflitti giuridici, e a trovare le migliori soluzioni possibili.
“Valentino aveva- hanno detto i suoi cari- una bellezza e una purezza interiore, una dote sorretta da una forte tensione etica e spirituale e da una dimensione trascendentale dell’esistenza.
Conserviamo nel nostro animo la tua meravigliosa immagine, l’immagine più dolce mai lasciata”.
Anna Gabriele