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Prosa al Teatro Rossetti di Vasto con “Figli di Abramo”, stasera alle 21

 

 

Nella lettura comparata e sorprendente dei testi sacri, Torah, Vangelo, Corano, Abramo è sempre indicato come Patriarca e Profeta da tutti.  

Con momenti di grande istrionismo e divertimento e con altri più intensi e commossi, FIGLI DI ABRAMO, indaga l’origine delle tre grandi fedi monoteiste, entrando nel merito della loro comune discendenza abramitica. Oltre a usi e costumi comuni, però, racconta anche la Storia di conflitti perenni e incomprensibili, fra popoli “gemelli”. Conflitti perpetrati in nome dello stesso Abramo, dei suoi figli – Ismaele e Isacco – e poi dei figli dei suoi figli.

Arricchendolo di esperienze personali, Stefano Sabelli fa di FIGLI DI ABRAMO di Svein Tindberg, un racconto colto, divertente, più intimo, seducente e mediterraneo dell’originale norvegese. Assieme a lui sul palco musiche dal vivo  curate dal fisarmonicista Manuel Petti e con Marco Molino, vibrafono e percussioni – Lorenzo Mastrogiuseppe, contrabbasso – Irene Apollonio, oboe – Daniele Giardina, tromba. Sabelli dà vita in modo brillante al Diario di Viaggio di un attore che da Gerusalemme, grazie a una guida palestinese che ama i film di Trinità, si mette “alla Ricerca dell’Abramo perduto”. Affabulazione, ironia, riferimenti all’attualità sono le chiavi per far rivivere, come in un MISTERO BUFFO, Storia, Mito e legenda del primo credente monoteista dell’Umanità. Da 4 millenni riferimento di Fede per miliardi di persone sulla Terra. Profeta condiviso da ebrei, cristiani e musulmani, a Ur dei Caldei, in Mesopotamia, dov’era nato, Abramo rifiutò l’idolatria dei suoi tempi, per credere in un solo e unico Dio creatore.  In questo fu un innovatore: uno ZADDIK, un giusto, come lo definisce la Torah; un HANIF, colui che ha fede con animo puro e candido, come è chiamato nel Corano. La ricerca della Terra Promessa, indicatagli da quella Voce creatrice per cui si era messo in ascolto, insieme alla sua ribellione ai fatui idoli, lo costrinse in realtà a un perenne peregrinaggio – dalla Mesopotamia all’Egitto; dalla Cisgiordania alla Penisola arabica; dal Mar Rosso al Mediterraneo – che lo rese, di fatto, il primo esule braccato dell’Umanità.

Ingresso € 15 (studenti € 10)

Apertura del botteghino del teatro un’ora prima dello spettacolo

www.teatrorossetti.it

www.diyticket.it

Per info e prenotazioni, tel: 060406

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