“Esci dal buio. Chiedi aiuto”, E’ lo slogan di promozione del Servizio 114 – emergenza infanzia. Ed è quello che ha fatto Maria ( il nome è di fantasia ) , una diciassettenne di origine marocchina residente da anni nel Vastese. La ragazza ha digitato il 114 ed ha chiesto aiuto .
A scriverlo, stamane, sulla pagina di Vasto del quotidiano dell’Abruzzo Il Centro, è la collega Paola Calvano.
“Il racconto della ragazza – scrive Paola Calvano stamane sul Centro – è stato drammatico. Ascoltata in audizione protetta , la ragazzina ha snocciolato un vissuto fatto di vessazioni, fisiche e morali , minacce di morte e anche abusi sessuali . Un inferno che sarebbe avvenuto all’interno delle mura domestiche. Uno strazio che la giovane non riusciva più a sopportare. La richiesta d’aiuto è arrivata il 19 gennaio. Maria è stata ascoltata dagli investigatori una prima volta il 19 gennaio e una seconda il 22 gennaio .
Il sostituto procuratore Silvia Di Nunzio ha deciso di disporre un incidente probatorio , per acquisire la diretta testimonianza delle due sorelle . Il magistrato in questo modo vuole acquisire e cristallizzare le dichiarazioni di Maria e delle sorellina . L’esito dell’incidente probatorio è fondamentale per sostenere l’accusa nei confronti degli indagati durante il dibattimento. Gli indagati negano ogni addebito. Ad assisterli è l’avvocato Raffaele Giacomucci del Foro di Vasto.