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Sabino Esplodenti, il futuro si decide a Roma

La Esplodenti Sabino verso un disimpegno nella demilitarizzazione di munizioni e bombe e la riconversione dello stabilimento. A scriverlo, stamane, sulla pagina di Vasto del quotidiano dell’Abruzzo Il Centro, è la collega Paola Calvano.

“Domani a Roma – si legge sul Centro – è in programma presso il ministero della Difesa un tavolo tecnico per discutere del futuro della polveriera d’Abruzzo . Dovrebbe trattarsi di un tavolo preliminare a cui farà seguito un nuovo summit alla presenza del ministro della Difesa . Il passaggio è tuttavia fondamentale . A chiedere la convocazione del tavolo è stato il presidente della Regione , Marco Marsilio che insieme all’assessore regionale al Lavoro , Piero Quaresimale , al senatore Etelwardo Sigismondi e al vice sindaco di Casalbordino , Carla Zinni seguono con attenzione l’iter del progetto che garantirà un lavoro più sereno ai 70 dipendenti.”
La fabbrica è sotto sequestro dal 14 settembre, 2023 giorno dell’ ’incidente costato la vita ai tre lavoratori Giulio Romano, 56 anni di Casalbordono Fernando Di Nella, 50 di Lanciano e Gianluca De Santis, 40 di Palata (Campobasso). Una settimana fa sono stati riaperti gli uffici .  Le istituzioni sono ora al lavoro per arrivare alla riconversione della polveriera.

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