sabato, Marzo 22

Francesco Prospero: “Combattiamo insieme la violenza di genere. Ecco cosa può fare la Regione.”

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Le parole pronunciate all’inaugurazione dell’anno giudiziario dalla Presidente della Corte d’Appello dell’Aquila – Fabrizia Francabandera – che certificano l’aumento dei reati di genere, come femminicidi, maltrattamenti in famiglia, violenze sessuali e atti persecutori nella Regione Abruzzo, mi rattristano come uomo e mi responsabilizzano come politico. La lotta alla violenza sulle donne non può e non deve essere solo una battaglia delle donne, ma di tutti noi”. 

Così l’Avv. Francesco Prospero, capogruppo di Fratelli d’Italia in Consiglio comunale a Vasto e candidato al Consiglio Regionale d’Abruzzo – commenta l’emergenza reati di genere nella Regione Abruzzo. “Ci sono diverse politiche che potrebbero essere adottate per aiutare le donne vittime di violenza in Abruzzo – sottolinea Francesco Prospero – tra queste:

  • Centri antiviolenza: Creare e sostenere centri antiviolenza in tutta la regione che offrano assistenza legale, psicologica e sociale alle donne vittime di violenza. Questi centri possono fornire supporto immediato, consulenza e orientamento alle donne in situazioni di pericolo.
  • Case rifugio: Incrementare il numero di case rifugio per offrire un luogo sicuro in cui le donne vittime di violenza possano rifugiarsi insieme ai loro figli. Queste strutture dovrebbero essere adeguatamente finanziate e dotate delle risorse necessarie per garantire la sicurezza e il benessere delle persone ospitate.
  • Assistenza legale: Assicurare l’accesso a un’assistenza legale gratuita o a basso costo per le donne vittime di violenza. Ciò consentirebbe loro di ottenere supporto legale per ottenere provvedimenti di protezione, avviare azioni legali contro gli aggressori e cercare giustizia.
  • Formazione: Promuovere la formazione sulla violenza di genere per professionisti che potrebbero entrare in contatto con le vittime, come operatori sanitari, assistenti sociali, insegnanti e forze di Polizia. Questo garantirebbe una più adeguata preparazione per riconoscere e affrontare la violenza di genere in modo sensibile ed efficace.
  • Campagne di sensibilizzazione: Sviluppare campagne di sensibilizzazione che promuovano il rispetto reciproco, l’uguaglianza di genere e incoraggino le persone a segnalare la violenza di genere. Queste campagne possono coinvolgere i media, le scuole e la società civile per creare una cultura di tolleranza zero verso la violenza di genere.
  • Rafforzare la cooperazione tra le istituzioni: Favorire la collaborazione tra diverse istituzioni, come Forze dell’Ordine, servizi sociali, centri di salute e organizzazioni della società civile, per garantire una risposta coordinata e integrata alle donne vittime di violenza.

Queste politiche potrebbero contribuire a creare un ambiente più sicuro e protetto per le donne vittime di violenza in Abruzzo, offrendo loro il sostegno necessario per uscire da situazioni di pericolo e ricostruire una vita libera dalla violenza. È ora di dire basta alla violenza di genere, la lotta alla violenza sulle donne non può e non deve essere solo una battaglia delle donne, ma di tutti noi”. 

 

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