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San Salvo, al via la Giornata della Memoria

Con la deposizione di un omaggio floreale alla lapide dedicata a Settimia Spizzichino, collocata nei pressi del Monumenti ai Caduti, ha avuto inizio questa mattina a San Salvo la Giornata della Memoria a 79 anni dall’ingresso delle truppe russe nel campo di sterminio di Auschwitz. E’ stato osservato un minuto di silenzio, dopo la benedizione del parroco della chiesa San Giuseppe don Raimondo Artese, per tutte le vittime della Shoah.
Per iniziativa del sindaco Emanuela De Nicolis la commemorazione della Giornata della Memoria, istituita in Italia nel 2000, è stata anticipata di 24 ore per consentire in particolare la partecipazione delle scolaresche, con al presenza delle associazioni Combattentistiche e d’Arma, delle forze dell’ordine, della Croce Rossa Italiana e dell’Avis.
La memoria storica della Shoah non riguarda soltanto il popolo ebraico, ma l’intera umanità, perché da questi avvenimenti si possono trarre insegnamenti. Siamo sollecitati – ha detto il sindaco rivolgendosi proprio ai ragazzi – a ricordare, a testimoniare e a meditare sui tragici avvenimenti che attraversarono e colpirono l’Europa nella prima metà del secolo scorso, il Novecento; definito, da alcuni storici, non senza ragione, come il secolo degli stermini” ha esordito il sindaco nella sala Leone Balduzzi della Porta della Terra dove si è svolta la cerimonia commemorativa con la presenza dei dirigenti scolastici dell’Istituto Omnicomprensivo Mattioli D’Acquisto, Annarosa Costantini, e del Comprensivo Rodari, Vincenzo Parente.
Il sindaco ha evidenziato come siano stati tra i cinque e sei milioni le persone deportate per essere sottoposte prima al lavoro forzato per poi essere uccise. Persecuzione che riguardo anche i rom, i neri europei, i disabili, gli omosessuali, prigionieri di guerra, oppositori politici, omosessuali, rom e sinti, testimoni di Geova, appartenenti ad altre minoranze etniche o religiose. Il sindaco De Nicolis ha citato il presidente della Repubblica Sergio Mattarella: “Avvicinarsi alla comprensione dei motivi per cui la storia dell’umanità – e, nello specifico, d’Europa – abbia compiuto, nel secolo scorso, una così grave e spaventosa involuzione è un cammino difficile, ma necessario. Così come è fondamentale mettere in luce come la persecuzione razziale poggiasse su un complesso sistema di leggi e di provvedimenti, concepiti da giuristi compiacenti, in spregio alla concezione del diritto, che nasce – come ben sappiamo – dalla necessità di proteggere la persona dall’arbitrio del potere e dalla prevaricazione della forza”.
È di grande significato che la Costituzione italiana volle sancire solennemente, all’articolo 3, la pari dignità ed eguaglianza di tutti i cittadini, anche con l’espressione “senza distinzione di razza” per ribadire un concetto che mai più potesse accadere la privazione di diritti a una parte di cittadini.
Ad aprire l’incontro il consigliere delegato alla Cultura, Maria Travaglini, con la lettura di un brano scritto dal prigioniero ebreo Zalmen Gradowski, trovato dopo la liberazione del campo di concentramento nel terreno di Auschwitz.
Il coro della scuola secondaria di primo grado “D’Acquisto” ha eseguito la canzone composta da Nicola Piovani dal film “La vita è bella” curato dai docenti Mariaurelia Del Casale e Immacolata Parente.
La scuola primaria delle Marinelle ha proposto la lettura la poesia “Le Farfalle” e della canzone “Auschwitz” di Giacomo Guccini. E’ stato proiettato il filmato “Le scarpe rotte”, realizzato grazie al contributo dell’Associazione Carabinieri di San Salvo, che ha ottenuto il primo premio nel concorso “I giovani ricordano la Shoah” dall’Ufficio Scolastico regionale per l’Abruzzo promosso dal Ministero dell’Istruzione del Merito. Presentato anche il lavoro realizzato dal Consiglio comunale dei ragazzi della scuola secondaria di primo grado dell’Istituto omnicomprensivo Mattioli D’Acquisto, che ha ottenuto il secondo premio sempre nel concorso promosso dal Ministero dell’Istruzione del Merito. Questo elaborato è stato realizzato tecnicamente da Nicola Palomba, e illustrato dal sindaco del CCR Fabio Tascone, dall’assessore alla Cultura Giulian Racano e dal vicesindaco Francesca Di Bartolomeo, con il coordinamento delle docenti Pina Cieri e Maria Aurelia Del Casale, con una mappa concettuale che ha evidenziato il connubio semplice ed efficace tra tecnologia e arte espressiva.
Foto Antonino Vicoli – Comune San Salvo
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