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Rifiuti, alla Pulchra la proroga per altri due anni

Una proroga di 24 mesi alla Pulchra, in attesa della indizione della gara “ponte” da parte dell’Agir, l’agenzia regionale per la gestione integrata dei rifiuti. E’ quanto stabilito nella determina del 29 dicembre firmata dal dirigente, Alfonso Mercogliano pubblicata all’albo pretorio on line dell’ente.

Con il provvedimento  viene impegnata la somma di 10 milioni e 471mila euro a valere sul bilancio di previsione 2023-2025, per il canone dovuto che è di 5.235.585 euro l’anno. Una proroga che era nell’aria.

Il contratto con la Pulchra ambiente srl (già Pulchra ambiente spa), della durata di cinque anni,  è in scadenza proprio oggi. Era quindi necessario garantire la continuità del servizio che la società si è resa disponibile ad assicurare per altri 24 mesi.

Il contratto con la Pulchra venne stipulato il 21 dicembre 2018 dopo la vendita delle quote pubbliche detenute nella società alla ditta Sapi di Giovanni Petroro, con contestuale rinnovo del contratto per un quinquennio. In attesa della gara “ponte” da parte dell’Agir regionale la Pulchra continuerà quindi a gestire il servizio di igiene urbana in città alle medesime condizioni, anche se all’interno della proroga è stata inserita una clausola risolutiva nel caso in cui la nuova procedura si concluda in un periodo inferiore ai 24 mesi. 

I rapporti tra il Comune e la società di Petroro sono disciplinati da un capitolato speciale di trenta pagine con cui vengono regolamentati i servizi da garantire (compresa la gestione dell’isola ecologica di San Leonardo con annesso centro per il riuso), le campagne informative e di sensibilizzazione, le modalità di monitoraggio. Uno dei punti più controversi che all’epoca fece discutere e non poco le forze politiche riguarda gli introiti da filiera, legati alla percentuale di raccolta differenziata. Se inferiore al 65% i corrispettivi saranno equamente ripartiti tra Comune e gestore, se superiore al 65% , l’80% dei ricavi andrà al gestore (Pulchra), mentre il restante 20% sarà di spettanza dell’ente. Se la differenziata sarà invece uguale o superiore al 70% , i corrispettivi andranno tutti al gestore. 

Per il momento, quindi, resta tutto invariato e così sarà fino a quando l’Agir – che è diventata operativa dal 1° ottobre 2022 – non avrà definito l’organizzazione della nuova governance dei rifiuti per ogni sub ambito e approvato il piano d’ambito (Pda) contenente il programma degli interventi, il modello gestionale ed organizzativo ed il piano economico-finanziario. Infatti la normativa fa espressamente divieto ai comuni di indire nuove procedure di gara, o di aggiudicare in via provvisoria gare ad evidenza pubblica per l’affidamento dei servizi di spazzamento, raccolta e trasporto dei rifiuti. 

Anna Bontempo (Il Centro)

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