“Sono stati abbattuti dei cipressi secolari solo in base ad una ordinanza che dispone la deviazione del traffico veicolare su altre strade, ma che non spiega le motivazioni alla base della decisione di tagliare gli alberi”. Protestano alcuni residenti di viale del Cimitero, chiuso nei giorni scorsi per consentire il taglio di 12 cipressi. Lo stesso giorno sono stati abbattuti in via Tre Segni (vicino alla villa comunale) undici pini. I tagli ormai non si contano più. Ma questa volta a recriminare non sono solo le associazioni, ma gli stessi cittadini.
“Ci piacerebbe conoscere le motivazioni alla base del taglio di cipressi che delimitano il viale alberato di pregio storico e paesaggistico che conduce al cimitero”, osservano alcuni residenti, “e che per vetustà e maestosità di dimensioni, rientrano a pieno titolo tra le alberature oggetto di salvaguardia da parte del regolamento del verde. Tra l’altro l’avviso ai residenti è stato fatto in tempi strettissimi e solo riguardo ai disagi per la chiusura della strada, mettendo tutti di fronte al fatto compiuto senza poter avere il tempo di avanzare eventuali opposizioni o di provare a salvare il salvabile. Visto che per operare questa distruzione del viale alberato si utilizzano i soldi pubblici, sarebbe stato moralmente idoneo utilizzare un metodo più democratico per spiegare ai cittadini le motivazioni e garantendo il coinvolgimento di tutti, associazioni e residenti”. Per l’amministrazione comunale non si poteva fare diversamente.
“Quei cipressi erano a rischio di schianto”, spiega l’assessore all’ambiente, Gabriele Barisano, “come certificato dai tecnici comunali durante il sopralluogo successivo agli eventi atmosferici dei primi di novembre”.
Anna Bontempo (Il Centro)