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Difesa della costa dall’erosione, al via a Vignola l’appalto anti-mareggiate

Al via l’appalto per la progettazione e l’esecuzione degli interventi a difesa della erosione costiera a Vignola, località della costa dove la spiaggia è arretrata di parecchi metri nel giro di dieci anni, creando seri problemi alle abitazioni e alle strutture turistiche presenti in quel tratto di litorale. L’importo della gara è di 2.565.000 euro (a fronte di un finanziamento di 3,5 milioni) e la scadenza per l’affidamento dei lavori è fissata al 29 dicembre.

A distanza di una settimana dall’incontro pubblico organizzato nell’aula consiliare, il Comune preme sull’acceleratore e con una determina del dirigente Alfonso Mercogliano fissa le condizioni del contratto “a misura” stipulato in modalità elettronica tramite la piattaforma telematica dell’associazione dei comuni del Patto Trigno Sinello.

Il tempo stringe: a scandire la tempistica è il Servizio Opere Marittime della Regione Abruzzo che in seguito ad una richiesta di proroga inoltrata dal Comune, ha comunicato “che ad oggi non vi sono disposizioni normative che consentano di prorogare i termini per l’affidamento dei lavori”. Al momento l’ente ha a disposizione il progetto di fattibilità tecnica ed economica redatto dall’ingegner Alessandro Mancinelli, ordinario di ingegneria idraulica del Politecnico di Ancona, che è stato illustrato nel corso dell’incontro pubblico dell’8 novembre. Per cittadini, operatori turistici, associazioni e residenti  è stata l’occasione per conoscere nei dettagli l’intervento proposto dai tecnici.

Ad affiancare l’ingegner Mancinelli c’è uno staff formato da Federico Politano, Mattia Ippolito e Fulvia Crema.

Il progetto prevede di realizzare quattro piccole “pocket beach”,   manufatti prefabbricati tipo “Reef Ball” e pennelli in massi naturali. Gli obiettivi da perseguire, secondo il docente universitario, sono oltre alla mitigazione dell’erosione costiera, la valorizzazione ambientale creando una zona di ripopolamento ittico, la stabilizzazione della riva per mitigare il processo erosivo in corso, il mantenimento delle attività di piccola pesca esistenti e la promozione di quelle legate a percorsi didattici per subacquei e snorkeling finalizzati alla conoscenza dell’ambiente marino. Nel corso di questi anni sono stati diversi i finanziamenti regionali assegnati al Comune di Vasto per fronteggiare il fenomeno erosivo a Vignola, ma gli interventi effettuati finora – pari a circa 600mila euro – non hanno risolto il problema.

Anna Bontempo (Il Centro)

 

 

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