Ha raccontato di aver vissuto due anni di inferno , schiacciato fra il bisogno di denaro e le minacce. La storia di un subagente di commercio finito nella rete degli usurai e scoperta dalla guardia di finanza, sarà rivissuta il 16 novembre nell’aula delle udienze preliminari del tribunale di Vasto.
A scriverlo, stamane, sulla pagina di Vasto del quotidiano dell’Abruzzo Il Centro, è la collega Paola Calvano.
I tre presunti usurai assistiti dagli avvocati Michele Di Toro, Fiorenzo Cieri, Francesco Tascione e Raffaele Giacomucci compariranno davanti al gup Fabrizio Pasquale.
Il magistrato dovrà decidere se accogliere le richieste di rinvio a giudizio presentate per i tre uomini dal sostituto procuratore della Repubblica del tribunale di Vasto, Silvia Di Nunzio. A raccontare la vicenda e le vicissitudini della vittima andate avanti dal 2021 a maggio 2023 sono state le fiamme gialle.
“Il lavoro investigativo svolto dal Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria di Chieti “ ha spiegato la guardia di finanza ” ha consentito di raccogliere circostanziali elementi di prova che hanno portato ad ipotizzare che, negli ultimi due anni, i tre indagati, avessero riscosso un importo complessivo di oltre 360.000 euro a fronte di un prestito di 35.000 euro elargito al sub-agente “.
Fondamentali sarebbero state le registrazioni telefoniche e i messaggi esibiti dalla parte lesa. Due dei tre indagati sono residenti a Vasto , uno residente a Casalbordino. Anche la vittima è finita nei guai ed è accusato di appropriazione indebita per essersi procurato del denaro approfittando della sua posizione di sub agente. La sua posizione sarà tuttavia discussa separatamente .