E’ stato trasmesso questa mattina, da parte del Comitato Lea del Ministero della Salute, il verbale di approvazione del piano di reingegnerizzazione della rete ospedaliera abruzzese. Lo fa sapere l’assessore alla Salute, Nicoletta Verì.
“Si trattava dell’ultimo passaggio – spiega la Verì – che fa seguito ai pareri positivi già espressi nei mesi scorsi dai tavoli tecnici ministeriali. Sono trascorsi oltre 2 anni dall’adozione della prima delibera di giunta, approvata a luglio 2021: un tempo che è stato impiegato per compiere tutti gli adempimenti amministrativi e burocratici necessari a validare la rete, in modo da poterla calare nel nostro contesto regionale. Vorrei sottolineare che è la prima volta che questo avviene, perché in passato nessuna proposta di riordino aveva completato l’iter ministeriale. Un traguardo che ci riempie di orgoglio e che siamo riusciti a centrare grazie ad un intenso lavoro di squadra, che ha visto protagonisti il presidente Marsilio, il direttore dell’Agenzia sanitaria Pieluigi Cosenza, il direttore del Dipartimento Claudio D’Amario e tutto il personale della Regione e delle Asl che ha collaborato a questa sfida”.
Della rete ospedaliera regionale si parla al punto 3 del verbale del Comitato Lea, in cui è riportato “si propone che venga approvata la Rete ospedaliera della Regione Abruzzo, fermo restando che la programmazione del numero massimo di strutture complesse (…) sarà rivalutata una volta che questo Comitato avrà approvato il metodo di calcolo dei punti di erogazione privati”.
“In questo passaggio – rimarca l’assessore – è certificato il lavoro di sensibilizzazione del governo regionale, che ha ottenuto l’apertura di un confronto sui parametri del DM 70, che non possono essere applicati pedissequamente allo stesso modo nelle aree metropolitane e nei territori a scarsa densità abitativa. E questo aspetto è fondamentale per gli atti di programmazione sanitaria non solo dell’Abruzzo, ma di tutte le Regioni italiane più piccole”.
Tutti i pareri ministeriali saranno adesso riuniti in una nuova proposta di delibera di giunta regionale, che andrà ad integrare la 463 del 2021.
Lo scorso 23 maggio il Tavolo Ministeriale DM 70 aveva già approvato la reingegnerizzazione della rete ospedaliera, in cui spiccano la riclassificazione del presidio di Sulmona quale Dea di primo livello con il mantenimento del punto nascita, per il quale è in corso di attivazione un progetto sperimentale (da sottoporre alla valutazione del Comitato Percorso Nascita nazionale); quella dei nosocomi di Ortona, Penne e Popoli in ospedali di base sede di pronto soccorso; la classificazione dei Presidi medici h24 di Tagliacozzo, Pescina e Guardiagrele in stabilimenti ospedalieri rispettivamente degli ospedali di Avezzano, L’Aquila e Chieti, in cui ubicare specifici reparti specialistici; il riconoscimento al presidio di Atessa della funzione di ospedale di area disagiata.
La nuova programmazione regionale prevede, tenendo conto dei criteri di efficienza e di complementarietà di discipline in relazione ai bacini di utenza, la seguente classificazione dei presidi:
- 4 ospedali (L’Aquila, Pescara, Chieti, Teramo) con funzioni hub per le reti tempo dipendenti (rete stroke, politrauma/trauma maggiore, rete emergenze cardiologiche estese);
- 4 ospedali di primo livello (Avezzano, Sulmona, Lanciano e Vasto);
- 6 ospedali di base (Ortona, Popoli, Penne, Atri, Giulianova e Sant’Omero);
- 2 presidi di area disagiata, sedi di pronto soccorso (Castel di Sangro e Atessa).
Il Tavolo DM 70 aveva inoltre validato il cronoprogramma proposto dalla Regione per provvedere, entro 36 mesi, all’individuazione dei Dea di secondo livello.