“Informazione insufficiente e intempestiva sulla contaminazione dell’acqua potabile”. L’opposizione consiliare chiede conto all’amministrazione comunale, con una interpellanza, degli interventi messi in atto dopo la nota della Asl sulle analisi a una fontana pubblica di Montalfano, che hanno spinto la sindaca Graziana Di Florio ad emanare un’ordinanza di divieto di utilizzo dell’acqua potabile per uso umano ed animale nelle frazioni di Montalfano, Reale e Ributtini.
Sono circa mille i residenti interessati dal provvedimento. “L’informazione ai cittadini è stata divulgata solo per tramite di canali social con la concreta possibilità che non tutti potessero avere la giusta informazione con la necessaria tempestività, a grave nocumento alla salute degli stessi”, affermano Camillo D’Amico, Roberta Boschetti, Marco Antenucci e Michele D’Alberto del gruppo consiliare Officina Cupello, “solo nella mattinata del 26 agosto è stato attivato il servizio di divulgazione ai residenti attraverso il sistema di speakeraggio, tramite un’auto del Comune dotata di altoparlanti. Ad oggi non è stato attivato, né richiesto alla Sasi un servizio di fornitura di acqua potabile tramite autocisterne per offrire alla popolazione un parziale sollievo dall’emergenza”.
I consiglieri di minoranza sottolineano che “è compito del sindaco, quale autorità sanitaria locale, garantire e tutelare la salute pubblica, nonché chiedere ai soggetti preposti le necessarie informazioni e fornire ai cittadini indicazioni su come poter tutelare la propria incolumità fisica, anche in ragione del fatto che numerosi nuclei familiari hanno nel frattempo accumulato acqua nei prprio serbatoi, la cui salubrità non è dimostrata”.
Anna Bontempo (Il Centro)
