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L’estate a Vasto Marina, tra lupo ed eventi

 

Se la scorsa estate Vasto è stata oggetto di attenzione a livello nazionale per il mega concerto di Jovanotti in spiaggia, che, nonostante le polemiche precedenti e contemporanee all’evento, è stata un’ottima cassa di risonanza per il turismo, quest’estate la nostra città è alla ribalta delle cronache nazionali ed internazionali per il dramma delle aggressioni del lupo/a (o presunto tale).

Sì, perché dall’analisi di un video amatoriale girato l’8 agosto sulla pista ciclabile, l’animale colpevole delle aggressioni sembrerebbe essere proprio un lupo e femmina, per giunta, dato questo che potrebbe rendere la questione più complessa, dal momento che l’esemplare avrebbe potuto riprodursi.

A stabilirlo è stato il giornalista e naturalista Giovanni Todaro, esperto in materia, fondatore e direttore dal 1995 al 2004 del museo del bracconaggio e delle trappole di Bardi (Pr), oltre che consulente degli organismi competenti per quanto riguarda l’individuazione e la cattura di animali esotici fuggiti o liberati da ignoti in Italia.

Da maggio, la presunta lupa si aggira sul lungomare tra Vasto e San Salvo: finora ha compiuto 11 aggressioni che hanno colpito adulti e bambini. Le prime si sono registrate nel mese di maggio e hanno coinvolto due bambini e successivamente una donna. L’ultima è avvenuta l’11 agosto a San Salvo, ai danni di una ragazzina di 11 anni.

A questo punto, la vicenda coinvolge ben 2 comuni e rischia di proseguire ancora al lungo, visto l’impasse burocratico e il conflitto tra enti recentemente registratosi. Il 22 agosto alle 7.00 di mattina circa, infatti, la lupa era stata avvistata sulla pista ciclabile in zona Sud del lungomare di Vasto; poco dopo si era rifugiata in un vivaio: sussistevano tutte le condizioni per catturarla. In effetti, la Protezione civile era pronta ad intervenire per mettere in sicurezza la riviera dalla presenza dell’animale, ma l’Ente Parco della Maiella ha bloccato l’azione dei volontari.

Secondo la normativa vigente, la competenza della cattura, infatti, spetta solo agli esperti del Parco. Immediate e vibranti sono state le proteste del sindaco Francesco Menna, dell’associazione degli agricoltori e di altri privati cittadini, inclusi alcuni familiari delle vittime delle aggressioni. L’associazione allevatori e agricoltori Cospa Abruzzo, ha presentato una denuncia alla Procura e al commissariato di Vasto e al comando stazione carabinieri di Paganica contro il sindaco di Vasto e coloro che sono preposti alla risoluzione del caso.

Questa vicenda si trascina da ormai tre mesi e non sembra ci sia accordo tra gli enti per risolvere al più presto la situazione. Il sindaco di Vasto Francesco Menna, che aveva emesso l’ordinanza di cattura dell’animale da maggio scorso, è fortemente risentito verso l’ente Parco per aver bloccato l’azione di cattura della protezione civile del 22 agosto e ha minacciato la richiesta di risarcimento per danni alla città contro la Regione e lo Stato, se non si cambierà la legge che blocca l’intervento del comune in questa materia al più presto.

Per ora, all’orizzonte non sembrano esserci provvedimenti volti ad affrontare rapidamente la situazione: il presidente del Parco Lucio Zazzara ha richiesto al prefetto di Chieti Mario Della Cioppa l’ennesimo tavolo d’urgenza con la convocazione delle parti interessate per chiarire in primis le proteste di Francesco Menna rivolte agli esperti. Da maggio, sono già stati fatti molti tavoli tecnici, che non hanno portato a grandi risultati.

Nel frattempo, le città di Vasto e San Salvo continuano ad essere in una condizione di allerta permanente: è vero che nell’ultimo avvistamento la lupa, in cattive condizioni fisiche, non ha mostrato volontà di attaccare l’uomo ed è stata dichiarata innocua dagli esperti, ma la paura resta, sia in considerazione dell’imprevedibilità stessa dell’animale sia in vista dell’incertezza di una possibile prole o di un esemplare maschio nelle vicinanze, se sarà validata l’ipotesi, molto accreditata, che il lupo colpevole delle aggressioni sia di sesso femminile.

Di sicuro, la presenza di quest’animale selvaggio ha causato ingenti danni al turismo estivo e all’immagine della città: una pubblicità sgradita per Vasto, che si aggiunge alle problematiche decennali legate ai cinghiali e, recentemente, a caprioli e simili.

Nausica Strever

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