“Ferie d’agosto con l’incertezza del futuro e lo spauracchio della transizione ecologica. Rispetto a due anni fa la situazione nel Vastese è migliorata tantissimo ma centinaia di lavoratori sono ancora in cassa integrazione , l’automotive non si riprende , la difficoltà di reperire le materie prime resta . Per i sindacati il Vastese ha bisogno di Investimenti , perchè solo con gli investimenti si può garantire l’occupazione.”
A scriverlo, sulla pagina di Vasto del quotidiano dell’Abruzzo Il Centro è la collega Paola Calvano.
“La Denso ” spiega Alfredo Fegatelli segretario della Fiom “ha la necessità di dare risposte rispetto alle attività lavorative che devono garantire centinaia di lavoratori che non potranno accedere agli strumenti per agganciarsi alla pensione. La priorità sono loro che devono lavorare in fabbrica per molti anni. La Te Connectivity deve confermare la volontà della centralità dello stabilimento di San Salvo e deve mettere in piedi percorsi che garantiscano nuove lavorazioni verso l’auto elettrica.”
“La Regione, incalza Fegatelli, deve costruire strumenti che consentano alle aziende dell’indotto dell’automotive di poter investire verso le nuove tecnologie. C’è bisogno che la Regione realizzi che la transizione verso l’elettrico è inevitabile .
Le auto elettriche ci travolgeranno perchè il mercato fatto da Paesi orientali che hanno miliardi di persone hanno deciso che quella sarà la tecnologia del futuro. Se non si interviene subito per sostenere le imprese del nostro territorio tra qualche tempo vedremmo attraccare al porto di Vasto navi con auto prodotte in Cina”.
Anche Marco Laviano segretario della Fim Cisl chiede investimenti .
” Servono azioni concrete per investimenti strutturali”, esorta Laviano . “Servono politiche industriali a sostegno, non solo per il mantenimento e la tutela delle attuali capacità occupazionali, ma soprattutto per una ambiziosa prospettiva di crescita delle opportunità lavorative in tutta la filiera metalmeccanica, sia quella direttamente collegata all’automotive che per tutto il suo prezioso indotto. E’ necessario un impegno del governo che promuova il consolidamento degli investimenti per mettere in atto una giusta transizione digitale e tecnologica che favorisca l’insediamento di nuove realtà industriali. Servono nuovi fondi e garanzie di ammortizzatori sociali che prevengano crisi sociali, con il chiaro obiettivo che diventi il punto cardine e strategico atto a favorire il rilancio della nostra economia . E’ auspicabile che nell’immediato futuro possa esser meglio gestita la difficile reindustrializzazione , senza impatti sociali drammatici. Ribadiamo che questa transizione green deve esser soprattutto socialmente sostenibile.
Troppe le aspettative generate intorno al processo di elettrificazione senza avere chiaro a mente quanto dovremmo pagare in termine di sviluppo del territorio, manca oggi un piano per rendere sostenibile il forte impatto delle nuove produzioni, aziende altamente energivore necessitano di un serio progetto per l’utilizzo di energie derivata da fonti rinnovabili.”
“Abruzzo e Molise “, conclude Laviano “hanno bisogno di un cambio di rotta, costruire un futuro all’altezza delle aspettative”. Difendere i posti di lavoro è la priorità per Nicola Manzi segretario della Uilm .“L’occupazione va difesa e sostenuta adesso “, afferma Manzi ” per evitare che altri paesi a basso costo, siano l’alternativa alle nostre aziende. Il tessuto industriale dell’Abruzzo ha bisogno di lavoro e investimenti per intercettare nuove commesse legate alla transizione ecologica, in particolare, nel mercato dei motori elettrici. Investimenti pubblici sul porto e sulla logistica per abbattere i costi dei trasporti e favorire la capacità produttiva e la competitività delle aziende abruzzesi.”
Il quotidiano dell’Abruzzo Il Centro conclude con le parole di Nicola Manzi, segretario della Uilm-Uil.
“L’occupazione va difesa e sostenuta per evitare che altri paesi a basso cost siano l’alternativa alle nostre aziende. Il tessuto industriale dell’SAbruzzo ha bisogno di lavoro e investimenti per intercettare nuove commesse legate alla transizione ecologica in particolare, nel mercato dei motori elettrici. Investimenti pubblici sul porto e sulla logistica per abbattere i costi di trasporti”.