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Agricoltura, il Pd chiede 20 milioni, il centrodestra ne stanzia 3,25: “Una cifra irrisoria rispetto ai danni subiti”

“Non sono i 20 milioni che avevamo chiesto nella nostra proposta di sostegno all’agricoltura danneggiata dal maltempo della scorsa primavera, ma 3.250.000 i milioni che il Governo regionale ha assegnato oggi al comparto primario. Fondi non previsti, che arrivano solo a fronte della nostra mobilitazione, ma che sono ben poca cosa rispetto a quelli necessari per consentire alla nostra agricoltura di risollevarsi. Da maggio Imprudente è stato immobile, nulla si è mosso a parte l’avvio dell’iter del riconoscimento dello stato di emergenza avanzato dalla Regione per via degli ingenti danni registrati a colture e attività. Eppure il comparto ha tutti i raccolti segnati, soprattutto quelli del settore vitivinicolo e orticolo, cosa che ci aveva portato a formulare una proposta capace di ristorare le imprese, ma anche i lavoratori fermi a causa del maltempo. In aula sono passati sostegni che andranno in parte alle imprese (2,5 milioni), in parte agli apicoltori (750.000 euro). In entrambi i casi si tratta di stanziamenti che andranno incrementati per sostenere altre misure che le associazioni di categoria hanno puntualmente richiesto a partire da ulteriori e cospicui interventi che possono essere messi a disposizione con il bilancio di previsione 2024”, così i consiglieri del gruppo Pd Silvio Paolucci, Antonio Blasioli, Dino Pepe e Pierpaolo Pietrucci sull’emendamento dedicato al settore primario.

“La misura approvata oggi consente di arrivare subito al ristoro dei danni a campi, vigneti e coltivazioni di ortaggi, anche se non è in grado di dare le risposte ampie e sperate che avevamo inteso con la nostra proposta che prevedeva uno stanziamento molto più vasto – continuano i consiglieri – A fronte di veri e propri drammi d’impresa, a cui si è aggiunta la stasi forzata dei lavoratori, che ha decurtato fortemente i redditi, si è levato l’allarme delle associazioni di categoria, che hanno reclamato tutele per la filiera e sostegni concreti e immediati per tutti. Con i 3,25 milioni decisi oggi si può fare ancora poco, rispetto al valore del danno subito, per questo vogliamo considerare la cifra come un primo passo a cui dovranno necessariamente seguire altri impegni a favore di un’agricoltura che è parte della nostra storia e settore economico strategico per l’Abruzzo e non può essere più la Cenerentola delle politiche regionali. In particolare, per quel che concerne il contributo agricolo lo stanziamento servirà a coprire circa il 50% dei prestiti accesi dagli agricoltori non solo per il 2023 ma anche per il 2024. In bilancio dovremo fare in modo di prorogare la copertura anche al 2025. Per quel che concerne il contributo agli apicoltori lo stanziamento, stando a quanto riferito dalle associazioni degli apicoltori è insufficiente. Parliamo di un contributo di circa 20 euro ad arnia per il sostegno alimentare. Sappiamo che le arnie delle partite iva abruzzesi sono circa 40.000 e che ogni arnia ha subito danni per 45 euro ciascuna, per cui la somma dovrà essere incrementata. Per il futuro, a causa dei cambiamenti climatici a cui andiamo incontro, resta comunque la necessità di istituire un fondo e un tavolo permanente per sostenere i territori”.

 

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