Sarà un robot telecomandato a chiarire le cause dell’inquinamento di Fosso Marino, il canale che sfocia in piena spiaggia e che, nel giro di una decina di giorni, è stato oggetto di due ordinanze di divieto di balneazione. Sono state entrambe revocate, dopo il rientro nella norma dei parametri che avevano determinato i provvedimenti, ma l’ipotesi che a Fosso Marino finiscano degli scarichi abusivi ha spinto il Comune a fare ricorso a nuovi accertamenti.
I controlli congiunti dei mesi scorsi di Sasi, guardia costiera e polizia locale, tramite l’utilizzo della fluorescina, un tracciante utilizzato per individuare gli sversamenti abusivi, non hanno dato riscontri e ora il Comune ci prova con le video ispezioni. L’ufficio servizi manutentivi ha contattato la stessa ditta specializzata che a fine maggio ha eseguito i controlli lungo la rotatoria della circonvallazione Istoniense, dove si era aperta una voragine. Ieri pomeriggio l’assessore Alessandro D’Elisa, tecnici dell’ufficio servizi e gli addetti dell’impresa Solmas di Pescara hanno effettuato un sopralluogo lungo il canale che sfocia vicino al pontile per programmare gli interventi.
“Abbiamo verificato i punti di accesso”, spiega D’Elisa, “la prossima settimana iniziano le ispezioni”.
Nel frattempo il sindaco Francesco Menna ha firmato una nuova ordinanza che revoca il divieto di balneazione temporaneo emesso il 22 luglio in seguito ai campionamenti effettuati dall’Arta che avevano evidenziato valori “non conformi” .
In piena estate e con la città affollata di turisti che hanno scelto Vasto per le loro vacanze, il nuovo divieto ha scatenato un’ondata di polemiche per un’annosa problematica ancora senza soluzione.
Anna Bontempo (Il Centro)