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Reddito di cittadinanza, in Abruzzo quasi 9mila nuclei familiari abbandonati dal centrodestra

“Secondo i dati forniti dal rapporto regionale stilato dalla CGIL, dal 1°Agosto saranno quasi 9.000 i nuclei familiari che perderanno il diritto di ricevere il Reddito di Cittadinanza. Parliamo di quasi 15.000 abruzzesi che dal prossimo mese dovranno fronteggiare gli enormi aumenti senza poter contare su una rete di protezione sociale come quella garantita dal Reddito di cittadinanza. Infatti la Social card messa in campo dalla riforma del Governo Meloni, che prevede un sussidio una tantum di 350,00 euro, da spendere fino a dicembre per comprare solo alcuni generi alimentari, è del tutto insufficiente” a dichiararlo è il Capogruppo del Movimento 5 Stelle in Consiglio regionale, Francesco Taglieri che prosegue “ci troviamo difronte a una emergenza sociale senza precedenti che come Paese e come Regione il centrodestra ci sta costringendo ad affrontare senza strumenti adeguati.
Basti pensare che solo nel mese di maggio sono state 9391 le richieste di accesso al Reddito di Cittadinanza nella provincia di Pescara, 9044 nella provincia di Chieti, 7413 in provincia dell’Aquila e 6151 in Provincia di Teramo. Numeri che descrivono perfettamente il forte disagio vissuto da molti abruzzesi e l’importanza fondamentale di uno strumento come il Reddito di Cittadinanza che il Movimento 5 Stelle ha realizzato proprio per aiutare le fasce più deboli della popolazione.
Le risorse stanziante dal Governo Meloni sono insufficienti e non accessibili a molte famiglie in difficoltà, e per le modalità di erogazione rischiano di creare forti disparità tra cittadini, già fortemente provati dall’impennata dell’inflazione e dal caro bollette. A dirlo non è solo il Movimento 5 Stelle ma sono le parti sociali, gli enti di ogni grado e i sindaci delle nostre città. I cittadini pagheranno sulla propria pelle la propaganda del Governo Meloni che ha attaccato e depredato la misura voluta dal M5S, spalleggiato in Abruzzo dal Presidente Marsilio, probabilmente più impegnato a ingrossare le fila del proprio partito in vista della campagna elettorale, che nel cercare soluzioni alla grave crisi sociale che si va profilando. Il Presidente Marsilio scenda dai palchi e si attivi subito per tutelare gli abruzzesi. Per una volta faccia il Presidente e non il luogotenente di Fratelli d’Italia in Abruzzo” conclude.
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