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La Transumanza che unisce, la “Festa Mediterranea” diretta da Sparagna a Lanciano

Costa ed entroterra, musiche e balli popolari che ricordano tempi lontani e un legame, quello fra transumanza e litorale, indissolubile. L’appuntamento del festival TRA – La Transumanza che unisce, che si è tenuto ieri a Lanciano, lo testimonia. Si è iniziato dal pomeriggio con il convegno itinerante “La transumanza, cultura, tradizioni e opportunità”, nella sala Benito Lanci del municipio di Lanciano, in cui si sono trovati a confrontarsi su memoria e innovazione della migrazione stagionale, moderati da Antonella Ciocca, Filippo Paolini, sindaco di Lanciano, Marcello Sansone, docente di marketing e Sergio Iacoboni, saggista e alcuni rappresentanti di associazioni del territorio.

Ad aprire l’incontro è stato il sindaco Paolini che ha portato i saluti dell’amministrazione ed ha voluto sottolineare l’importanza di iniziative come il festival della transumanza, in un luogo crocevia dell’antiche tratte pastorali. A seguire i relatori si sono confrontati sul tema della transumanza come memoria antica delle genti e del marketing territoriale come valore sistematico della transumanza. Inoltre si è approfondita la figura del pastore, spesso accostata a quella dell’imprenditore, che non deve snaturarsi tornando invece a essere curatore degli asset immateriali di un territorio.

Splendida la vista che dalla Sala Lanci da su Piazza Plebiscito dove la Compagnia della Pescara ha aperto la serata di musiche e balli popolari con danze pastorali che hanno coinvolto il pubblico presente. Il tempo di prendere fiato che sul palco si è esibito il duo DisCanto con brani abruzzesi dando così il via alla “Festa Mediterranea”, diretta dal maestro Ambrogio Sparagna. Lo spettacolo nato da un’idea originale del Direttore, prende nome dalle origini dei vari interpreti che si sono susseguiti sul palco, a iniziare dal solista tunisino dell’Orchestra di Piazza Vittorio Ziad Trabelsi per arrivare alla voce del greco Theodoro Melissinopoulos . Luoghi di nascita diversi ma con in comune l’essere affacciati sullo stesso mare. Ad accompagnarli la spettacolare esibizione del percussionista Toni Esposito, la voce e la tastiera di Mimmo Locasciulli e l’Orchestra Popolare Italiana con i loro strumenti dell’antica tradizione contadina.

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