Superare le divisioni e riunire le oltre venti sigle che affollano il variegato mondo del centrosinistra. E’ l’obiettivo della neo-nata associazione “Abruzzo a sinistra” che dal Vastese lancia un appello all’unità. “Se si sommano i voti delle formazioni più grandi (Sinistra Italiana, Verdi e Unione Popolare) si arriva a un partito del 7%. Ma se si pensa ai tantissimi che non votano più ed alle politiche di questo governo allora è lecito aspettarsi che un partito unico della sinistra possa tranquillamente aspirare al 10%”, è l’analisi di Claudio Di Vincenzo, da poco eletto portavoce dell’associazione Abruzzo a sinistra “questo non succede per troppa ideologia (ci si divide su questioni nominalistiche), a volte per vanagloria: ci si sente importanti a dirigere anche un piccola sigla. Bisogna andare oltre, serve una sinistra altra. Questo governo favorisce esplicitamente gli evasori, pone il peso fiscale solo su lavoratori dipendenti e pensionati, non ha nessuna cultura ambientale, prima o poi riparlerà di nucleare, non ha nessuna aspirazione pacifista, non sostiene i servizi pubblici essenziali, a partire dalla sanità. Il governo Meloni incarna in maniera coerente politiche neoliberaliste e di mercato. Con toni a volte autoritari e altri demagogici. Bisogna fare fronte comune. Per questa ragione abbiamo dato vita a un’associazione che, senza voler essere un nuovo partitino, proverà a proporre idee e percorsi di unità a sinistra nella nostra regione. Altri lo stanno facendo in altre regioni”, conclude Di Vincenzo che, in qualità di coordinatore del Vastese di Sinistra Italiana, appoggio alle elezioni comunali del 2021 la candidata sindaca del Movimento 5 stelle, Dina Carinci.
Anna Bontempo (Il Centro)