La riserva naturale di Punta Aderci compie 25 anni. Per celebrare questa importante ricorrenza la cooperativa Cogecstre di Penne, che ha avuto in appalto la gestione dell’area protetta per cinque anni (unitamente alla riserva Marina di Vasto), ha messo in piedi un calendario di iniziative in collaborazione con Wwf e Legambiente. Si è iniziato a giugno con Art Bike e Run per concludere a dicembre con un convegno su “Le riserve come green comunity”. Sono previste giornate di formazione ambientale ed eventi di sensibilizzazione.
“Punta Aderci è un’area protetta matura “, attacca Alessia Felizzi della Cogecstre, “ha fatto tanti passi avanti, speriamo di poterne fare altri in termini di conservazione, perché ormai dal punto di vista turistico è conosciuta anche fuori dal perimetro nazionale. Abbiamo provato a fare un mini calendario di massima in collaborazione con Wwf e Legambiente per festeggiare questo compleanno d’ argento per Punta Aderci”.
L’occasione per ricordare la ricorrenza è stata la conferenza stampa organizzata venerdì mattina, nella riserva Marina di Vasto, per illustrare il progetto di gestione delle due aree protette.
“Abbiamo messo in campo una serie di iniziative che da qui a fine anno ci vedranno impegnati con uno o più eventi al mese”, aggiunge Filomena Ricci, delegata regionale del Wwf, “saranno sia attività di promozione e di conoscenza della natura e di quello che fanno le associazioni, incontri con tutti i portatori di interesse, corsi di formazione per volontari ed insegnanti. E’ un filo conduttore che ci porterà fino alla fine dell’anno e intorno al quale saranno organizzate altre iniziative: dal rapporto con la fauna alla gestione di questo territorio”.
Istituita nel 1998 con legge regionale, la riserva di Punta Aderci ha una estensione di 285 ettari, che arrivano a 400 con l’area di protezione esterna, e convive con una zona industriale ed un porto commerciale. La sua gestione, da parte della Cogecstre, è iniziata nel 2006 ed è andata avanti fino a settembre del 2022. Da quella data e fino al 1° giugno (giorno in cui è iniziata la nuova gestione) ci sono stati ben dieci mesi in cui sono mancati quei necessari interventi, rimandando al visitatore una immagine di abbandono dell’area protetta. I ritardi burocratici nell’affidamento del servizio hanno determinato lo slittamento di una serie di lavori di ordinaria manutenzione.
Anna Bontempo (Il Centro)
