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Rifiuti, modificato lo statuto: stop al ricorso

Ricorso improcedibile per “cessata materia del contendere”. Il Tar di Pescara ha sancito ieri la fine del contenzioso sulla trasformazione del Civeta in società di capitali. Determinanti sono state le modifiche apportate allo statuto e al controllo analogo, che hanno indotto i comuni ricorrenti a deliberare di non proseguire nel  giudizio avviato nei mesi scorsi davanti al Tar di Pescara.

Casalbordino, Monteodorisio, Pollutri e Villanfonsina  hanno rilasciato formale autorizzazione al loro legale di fiducia, avvocato Giuliano Di Pardo di chiudere il contenzioso sulla trasformazione del  Civeta per “sopravvenuta carenza di interesse”. L’intesa è stata raggiunta sul presupposto che il nuovo statuto prevede, tra l’altro, l’istituzione di un Comitato unitario per il controllo analogo e di un Comitato tecnico di controllo, composti dai soci che affidano al Civeta i servizi del ciclo integrato dei rifiuti. Gli strumenti di governance introdotti  garantiscono, a detta dei sindaci ricorrenti,  un’idonea rappresentatività delle minoranze.

Con la responsabilità che ha sempre contraddistinto le posizioni assunte in merito alla trasformazione del  Civeta in srl, comunichiamo  di avere adottato deliberazioni di giunta, esprimendo l’indirizzo ai nostri legali di dichiarare la cessata materia del contendere”, fanno sapere i sindaci di Casalbordino, Filippo Marinucci, Monteodorisio, Catia Di Fabio, Pollutri, Nicola Mario Di Carlo e Villalfonsina, Mimmo Budano, “l’ordinanza emessa dal Tar, in  seguito ai ricorsi presentati, ha sancito che le criticità da noi evidenziate erano più che fondate e legittime. Questa nostra vittoria ottenuta davanti al giudice amministrativo ha ristabilito le giuste regole che dovranno disciplinare il nuovo Civeta srl e che noi abbiamo sempre auspicato fin dall’inizio. Ne sono prova le delibere dei nostri consigli comunali adottate sin dallo scorso agosto 2022. Abbiamo, quindi, preso atto del rinnovato procedimento di trasformazione societaria ad opera del nuovo Commissario del Consorzio, Dario Ciamponi, il quale, in ottemperanza alla decisione del Tar, ha emanato un nuovo statuto, con buona parte dei correttivi che abbiamo da sempre richiesto: una idonea rappresentatività dei piccoli comuni in assemblea affinchè possano avere voce nelle decisioni da prendere senza subirle. Questo è per noi”, proseguono i sindaci, “ fare sintesi sul territorio, questo significa tutelare il Civeta e i soci fondatori che da sempre ne hanno seguito le sorti. Confidiamo che questo sia un nuovo inizio per una società, dove ci sarà tanto da lavorare per rilanciarne gli scopi”, concludono gli amministratori. Si chiude così un contenzioso che aveva visto contrapposti i sindaci dei quattro comuni con i colleghi di Cupello, Vasto, San Salvo, Scerni e della ex Comunità Montana.

Anna Bontempo (Il Centro)

 

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