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Lupi a Vasto, diffida alla Regione: “Intervenite”

Non uno ma ben cinque lupi sono stati avvistati da alcuni residenti il località Sant’Onofrio e Sant’Antonio Abate. A dirlo è l’avvocato Marisa Berarducci, il legale di una coppia aggredita nella zona la sera del 1° maggio la quale afferma: “i residenti sono molto preoccupati”.

La presenza dei lupi dimostra, a parere del legale, la necessità di trovare una soluzione affinchè venga garantita la sicurezza dei cittadini. La Berarducci ha per questo inviato una diffida alla Regione e al Comune di Vasto. Oggetto della diffida è la richiesta di atti amministrativi, di controllo, di vigilanza e contenimento della fauna selvatica. Il legale ricorda che il DPR 357 dell’8 settembre 1997, inserisce il lupo tra le specie di interesse comunitario che richiedono una protezione rigorosa.

“E’ altrettanto vero – prosegue Marisa Berarducci – che il controllo della fauna selvatica è un’attività che trova fondamento giuridico nel fatto che la Regione è l’ente titolare delle competenze in merito al controllo della fauna selvatica. E’ da riconsiderare infatti la responsabilità dell’ente territoriale per i danni causati dalla fauna selvatica”.

Per questo la Berarducci diffida il presidente della Regione, Marco Marsilio in veste di legale rappresentante della Regione, e il sindaco di Vasto, Francesco Menna “ad assumere nell’immediato provvedimenti amministrativi di vigilanza, controllo e cattura dei “canis lupus” adoperandosi affinchè siano trasferiti in aree naturali protette per scongiurare attacchi che possano ledere e pregiudicare il diritto alla incolumità del cittadino e il suo diritto ad essere libero di circolare in aree non certo vincolate. Va richiesta idonea autorizzazione al Ministero dell’ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare (MATTM), sentito l’Istituto superiore per la Protezione e la ricerca ambientale (Ispra) per ogni intervento di cattura e di immissione in natura”.

Dopo la diffida il sindaco Menna ha scritto a sua volta alla Regione invitandola ad adottare con urgenza adeguati provvedimenti.

“Visto che un altro esemplare è stato ripreso anche alla Marina sarebbe opportuno evitare di negare o minimizzare, affrontando invece subito la questione”, conclude l’avvocato Berarducci.

Paola Calvano

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