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Alberi da tagliare a Vasto, l’ordinanza è da rifare

L’ordinanza parla di dieci pini da abbattere lungo via Mario Molino, ma nella perizia tecnica gli alberi “ad elevato rischio crollo” sono solo sei, mentre gli altri quattro avrebbero bisogno solo di alcuni interventi urgenti come potatura, riequilibrio della chioma e cablaggio dinamico. Fa discutere e presta il fianco alle polemiche l’ordinanza firmata dal sindaco Francesco Menna sul taglio di 10 pini presenti lungo via Mario Molino.

Gli altri due provvedimenti riguardano due pini presenti in via Sant’Onofrio e due nella pinetina di lungomare Cordella (zona Bagnante). Il Comitato Amici degli Alberi ha chiesto l’immediata sospensione dell’efficacia delle tre ordinanze in attesa delle verifiche dei carabinieri forestali (a cui è stata inviata una Pec) ed è pronta ad intraprendere azioni legali.

Se ci sono delle incongruenze fra la perizia e l’ordinanza apporteremo le necessarie modifiche”, promette l’assessore all’ambiente, Gabriele Barisano. Le incongruenze, come dicevamo, riguardano i dieci pini di via Mario Molino, la strada che collega il viadotto San Nicola con la Statale 16. Il forestale del Comune, Francesco Marsico ha effettuato una valutazione sulle condizioni vegetative e fitosanitarie degli alberi, con controlli statico-visivi per ciascun esemplare arboreo, giungendo alla conclusione che sei sono da abbattere perché ad “elevato rischio crollo” , mentre altri quattro possono essere “mantenuti in sito”, ma a condizione che vengano effettuati alcuni interventi che il tecnico elenca: alleggerimento della chioma, cablaggio dinamico e potatura di rimonda.

Per il Comitato Amici degli Alberi le criticità ravvisate sono tutte da ricondurre alla mancata manutenzione del patrimonio arboreo cittadino.

“L’amministrazione comunale non dovrebbe considerare gli alberi presenti nel contesto urbano solo come elemento di pericolo”, annota il referente del sodalizio, Gian Carlo Denicola,laddove il pericolo è rappresentato solo dall’annosa mancanza di manutenzione ravvisabile in tutte le aree verdi cittadine, ma di cominciare a considerare gli alberi come una preziosa infrastruttura”.

Anna Bontempo (Il Centro)

 

 

 

 

 

 

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