Appalti, dismissioni di beni comunali, vendite e “svendite” nel mirino dell’opposizione consiliare. L’alienazione di un terreno di 19mila metri quadrati del lungomare Cristoforo Colombo, la permuta dell’ex asilo di via Firenze, la vendita di un terreno di via Trignina e la progettazione della tribuna coperta dello stadio Davide Bucci sono oggetto di un corposo dossier che i consiglieri di minoranza hanno inviato alla Procura di Vasto e alla Corte dei conti dell’Aquila con la richiesta di approfondire le procedure messe in atto dalle amministrazioni comunali. L’esposto è corredato da 35 corposi allegati tra delibere di giunta, di consiglio, determine, ordinanze sindacali, corrispondenza per trattative private, atti rogati, contratti con terzi, concessioni e planimetrie.
L’iniziativa è stata illustrata ieri nella sede di corso Garibaldi dal leader del centrosinistra, Fabio Travaglini e alla presenza di gruppi consiliari di minoranza Più Salvo, Azione politica e Pd.
“Abbiamo concentrato la nostra attività di verifica su alcune opere e sulla gestione del patrimonio pubblico negli ultimi undici anni di amministrazione”, ha esordito Travaglini, “si tratta nello specifico di quattro opere pubbliche che abbiamo analizzato in questi ultimi mesi con un team composto da tecnici e legali. Per noi il patrimonio pubblico è sempre da salvaguardare, manutenere, migliorare e valorizzare, mai da svendere come è successo con meccanismi a dir poco strani”.
Travaglini è quindi sceso nei dettagli, sviscerando una serie di atti e delibere a cominciare da quelli relativi alla alienazione di un terreno di 19mila metri quadri del lungomare Cristoforo Colombo per il quale sono state indette quattro aste pubbliche, passando da un iniziale valore di 2,7 milioni di euro a 1,9 milioni di euro e intavolata una trattativa privata con una società finanziaria spagnola. Le altre procedure passate ai raggi X sono la permuta dell’ex asilo di via Firenze, la vendita di un lotto di via Trignina e la progettazione della tribuna coperta dello stadio Davide Bucci.
“Quello che viene fuori è un modus operandi a dir poco superficiale“, incalza Travaglini, “noi ci batteremo sempre per la trasparenza e la tutela del patrimonio pubblico e contro la sua svendita”.
Alla conferenza stampa erano presenti anche Antonio Boschetti, segretario cittadino del Pd e il consigliere comunale Nicola Argirò.
“Noi non dormiamo, al contrario siamo molto attenti”, ha aggiunto Argirò, “il nostro silenzio di questi mesi è dovuto solo alla grande attenzione che abbiamo dedicato a queste opere pubbliche. Per la parte che rappresentiamo, che è metà della città, vigileremo con attenzione”.
Anna Bontempo (Il Centro)
