E’ iniziata ieri, davanti ai giudici del Tribunale di Vasto, il processo con giudizio immediato per un operaio 34enne di Cupello, accusato di maltrattamenti aggravati e atti persecutori. Oggi invece è prevista la sentenza per un altro presunto stalker, un 45enne residente a San Salvo. Al 34enne lo scorso febbraio era stato applicato il cosiddetto “Codice rosso”su richiesta del sostituto procuratore Vincenzo Chirico. Una richiesta subito accettata dal gip, Fabrizio Pasquale. Ad assistere l’uomo è l’avvocato Raffaele Giacomucci.
La vicenda prende corpo quando l’uomo non si è rassegnato alla fine del rapporto con l’ex compagna ed ha iniziato a perseguitarla. Stando alla denuncia presentata contro di lui si parla anche di maltrattamenti. L’atteggiamento dell’operaio è diventato, a dett della denuncia presentata, ancor più aggressivo quando l’imputato beveva qualche bicchiee in più. Il pm Chirico, temendo per l’incolumità della donna, ha chiesto a febbraio l’applicazione del Codice rosso.
E’ invece di stalking, maltrattamenti e minacce alla ex e ai familiari di lei, oltre che di porto d’armi illegale e di una revolver, l’accusa nei confronti del 45enne residente a San Salvo. Oggi è prevista la sentenza. L’uomo aveva reso la vita impossibile (sms, telefonate, appostamenti sotto casa, inseguimenti, scenate di gelosia ed insulti pesanti davanti anche ad altre persone). Le impediva anche di andare a trovare da sola i suoi familiari, finché, stanca di tutto ciò, ha trovato il coraggio di andare via. Quel gesto ha acuito gli atteggiamenti dell’uomo verso la donna fino ad arrivare a minacciarla puntandole una revolver in una videochiamata o minacciarla di bruciarle l’auto. Tutti questi attenggiamenti sono contenuti nel lungo dossier consegnato dagli investigatori al gip.
Paola Calvano
