Concorda sulla revoca in autotutela della determina dirigenziale, ma non condivide la sospensione delle indennità al personale che “verrebbe ingiustamente penalizzato”. E’ la posizione della segreteria provinciale della Uil Fpl Chieti che, dopo essere intervenuta con una nota datata 21 marzo, sul provvedimento firmato dal dirigente dei servizi interni Vincenzo Toma sull’attribuzione delle indennità annuali (da un minimo di mille euro ad un massimo di 2mila euro) a sette dipendenti comunali responsabili delle attività e dei procedimenti di propria competenza, chiede che gli emolumenti non vengano sospesi.
L’annullamento dell’atto è stato chiesto anche da Cisl e Cgil e dal segretario generale Aldo D’Ambrosio. Quest’ultimo ha anche disposto la sospensione della retribuzione relativa alle specifiche responsabilità per tutti i dipendenti individuati, fino alla conclusione della nuova contrattazione decentrata 2023, che dovrà stabilire nuovi criteri per la relativa “pesatura”ed alla nuova conferenza dei dirigenti.
D’accordo sull’annullamento della determina dirigenziale è anche la Uil, ma con un distinguo importante.
“Non condividiamo la posizione dell’ente”, attacca Davide Farina della segreteria provinciale Chieti, “in quanto riteniamo che il personale continui a svolgere le stesse funzioni precedentemente assegnate in perfetta continuità. Quindi la sospensione determinerebbe una ingiustificata penalizzazione. Tra l’altro, come già rilevato da questa segreteria, il contratto precedente continua a dispiegare la sua legittimità fino alla firma del prossimo contratto decentrato , motivo per il quale le specifiche responsabilità possono continuare ad essere erogate con i criteri e nella misura già pattuita. Per concludere la Uil chiede l’immediato ripristino delle indennità sospese con la corresponsione anche delle mensilità arretrate”, conclude Farina.
Anna Bontempo (Il Centro)
