E’ in programma martedì 10 gennaio lo sgombero di 16 alloggi della palazzina pericolante dell’Ater a Punta Penna e la ricollocazione delle famiglie assegnatarie in altri immobili di proprietà dell’Ater. Dopo 4 nni è arrivata all’epilogo la travagliata vicenda di un fabbricato di edilizia residenziale pubblica nel quartiere di Punta Penna.
Martedì sarà svuotata e recintata per evitare occupazioni abusive in attesa della sua demolizione. All’operazione saranno presenti forze dell’ordine e vigili del fuoco. Ieri gli ultimi 4 assegnatari hanno firmato un accordo che prevede il loro trasferimento in altri appartamenti al quartiere San Paolo.
“E’ stata una decisione inevitabile presa per motivi di sicurezza – fa sapere il sindaco Francesco Menna – la palazzina ha grossi problemi di stabilità. Quattro anni fa i vigili del fuoco certificarono al termine di un sopralluogo, la presenza di lesioni su un pilastro e ossidazione dell’armatura in ferro. Il sopralluogo successivo fatto da un perito ha confermato la vulnerabilità dell’edificio, e il rischio incolumità degli occupanti. La situazione si è ulteriormente aggravata in seguito agli eventi sismici registrati due anni fa. L’Ater ha individuato alloggi compatibili. Ieri le ultime 4 famiglie hanno firmato il contratto. Può dunque partire lo sgombero. L’operazione è stata comunicata al prefetto di Chieti che ringrazio per la disponibilità così come ringrazio le forze dell’ordine e i vigili del fuoco”.
Menna smentisce poi le voci secondo le quali al posto della palazzina potrebbero sorgere residence. “Al posto del palazzo pericolante sarà realizzata un’altra palazzina popolare”.
Paola Calvano
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